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sabato 1 luglio 2023

Avellino: una città abulica che non sa che significhi educazione e rispetto..!

Dopo anni di denunce, niente accade nell'indifferenza degli (a)vellinesi che non si curano di barriere architettoniche, abusi e illegittimità..!

L'incasinamento della città è completo, la filovia viaggia vuota e utilizza metà delle strade cercando ulteriore spazio con la cafonaggine di autisti incapaci di cambiare seppur lievemente, la direzione del tragitto.

La sicurezza è diventata una chimera a più livelli, e i problemi al Moscati si moltiplicano esponenzialmente.

Abbiamo solo enfasi nel novero dei personaggi che si alternano al nosocomio, sfoggiando cariche e importanti ruoli immaginifici:

Florindo D'Onofrio, succede a Sabino Basso alla presidenza del Rotary Club, l'importante associazione attenta al territorio.

Beh, D'Onofrio, responsabile dell'Unità Operativa di neurologia all'ospedale di Contrada Amoretta, ovviamente diventata reparto americano con relativa definizione inglese (Stroke Unit) che fa tanto fico, chissà quali azioni abbia intrapreso per migliorare lo schifo che si registra ogni giorno al Moscati..! 

Ci sarebbe piaciuto che il Rotary e i suoi presidenti si fossero impegnati per aiutarlo il territorio, non per riempirsi la bocca di frasi eclatanti, mentre si riuniscono in cene in stile aristocratico ed esclusivo.

Ma come sempre accade ad Avellino, le chiacchiere più o meno organizzate, la fanno da padrone; 

e se il Pronto Soccorso, le anomale fasi intramoenia, oltre agli atteggiamenti strafottenti e aggressivi della parte medica, si cibano dell'assenza istituzionale di controllo, il sindaco e la sua finta amministrazione rappresentano il sigillo finale dell'ignominia che stiamo vivendo.

Otto mesi, otto, per una colonscopia o anche una gastroscopia, non suscitano indignazione in lor signori, mentre si crogiolano nel ricordare agli umili mortali che sono al di sopra, e che gli inferiori, debbano soffrire.

I lavori al Castello procedono dopo quattro lunghi anni, da aggiungere agli undici precedenti, con la stessa inedia di sempre della quale gli (a)vellinesi non sanno fare a meno.

Così qualunque servizio vero di interesse comune, viene ignorato in funzione di feste e balletti, mentre il verde e le giostrine per i bimbi documentati dal solito Nicola Giordano, non hanno senso o forse molto più argutamente, non portano voti.

L'approvazione del bilancio di previsione da parte dell'inutile congrega di maggioranza, è una macchia su ognuno di loro, come lo sono le barriere architettoniche che ledono i cittadini che appartengano alla serie bassa della classifica, quali mamme con carrozzina, invalidi e anziani.

L'elettorato farebbe bene a ricordare i nomi di questi assurdi amministratori da operetta, in modo che quando si lamenti, possa controllare dove sia finita la propria preferenza.

RDM


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