Ascoltare il sindaco quando spiega le proprie strategie malate, è sempre istuttivo, se un giorno si dovessero indire corsi di formazione politica per accedere a una candidatura amministrativa, la cattiva gestione anche comportamentale di Festa, potrebbe fare scuola.
Offendere chi gli faccia opposizione e menare il can per l'aia, con risposte a vanvera, servono a riempire gli spazi televisivi, ma non di certo a dare risposte serie alla città.
Il video propone una bella sintesi delle panzane elargite con fierezza da Festa:
la dichiarazione di Emma Buondonno sui centomila residenti nel tessuto urbano, magicamente diventa altro, e le righe sullo specchio sempre più profonde.
La provincia somma quasi 400 mila abitanti, quindi i centomila di Buondonno, dice il sindaco, sono i residenti di una non meglio identificata area vasta, per un'evidente visione alterata del territorio, che pure dovrebbero essere di sua competenza secondo una veloce valutazione della Volontà divina..!
Ma l'apice dell'intervista l'ha raggiunto dopo le misere contumelie per chi osi mettersi di traverso, con la spiegazione della figuraccia Dogana.
Non è che le ditte che avevano vinto l'appalto sono andate via, è stata l'amministrazione che ha voluto creare i presupposti di un computo metrico idoneo a scanso di ricorsi...!
Meraviglioso, questo signore pensa di far parte della raccolta delle favolette orientali delle Mille e una Notte, e perdere il finanziamento dei lavori doganali fra sei mesi, viene superato con un aumento delle quote riservate ai Programmi Integrati Città Sostenibile (Pics)...ma che vor dì..?
Una risposta cervellotica stupida che ovviamente, non convince nessuno, se non dell'incauta scelta di un personaggio così alla guida di Avellino.
Insomma, come ricordiamo spesso, Festa non sa che pesci prendere, mentre tenta di portare a casa l'affare Grande srl, organizza qualche distrazione di massa con i nuovi lavoretti qui e là che finiscono di rendere difficile la vita agli (a)vellinesi.
La sua predisposizione all'illegalità, poi, farcita con una bella dose d'arroganza, la dote degli stupidi, l'ha portato a impedire alla Commissione bilancio l'accesso al cantiere del fabbtricato De Conciliis, tristemente denominato Victor Hugo, per consolidare l'ennesima bugia di questo paesotto di idioti.
Si passi a un'urbanistica capace di restaurare il vecchio, abbattere il fatiscente e creare nuovi sbocchi verdi che servano ad ossigenare il territorio.
Basta con le logiche che Festa la mattina rinnega e la notte progetta, il cemento è troppo, e non serve che il sindaco neghi l'evidenza, perché almeno gli occhi speriamo servano a qualcosa, anche alla strenua tifoseria degli scappati di casa.
RDM
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