Un bisticcio fra marito e moglie, quello del sindaco Festa con il sindaco D'Agostino, foraggiatore deluso dalla richiesta di pagare i canoni che finora, invece, potevano restare inevasi.
L'assessore Luongo che minacciava pignoramenti e azioni di ogni genere, alla vecchia gestione, con il papà di Montefalcione è sparito in una nuvola...d'alcool..!
E dal 2020 ad oggi i debiti del Partenio non onorati, andavano benissimo per Festa, che serviva D'Agostino come si fa col prete all'altare.
Asseverava ogni suo desiderio, non gli contestava i marciapiedi in via De Gasperi e nè gli alberi scomparsi.
Ha tentato di fargli costruire uno stadio da fuori di testa senza oneri e perfino un fabbricato commerciale abitativo limitrofo.
Stefano Luongo il ragazzino ubriacone, continua a ricoprire il posto di assessore dopo quanto combinato, ma improvvisamente qualcosa è andato storto, il rapporto tra i due si è incrinato e sospettiamo per qualcosa di incoffessabile.
Il sindaco della cioccolata non ci dice che cosa gli abbia negato il collega alto irpino, perché dopo tre anni, tre, si sia ricordato di un abuso che va avanti dal 2007.
Un esaltato che promette stadi, parchi e serie A come se fosse una decisione da prendere a tavolino, ma alla fine quel che si vede chiaro, è l'istrione che usa la scena raccontando balle e gesticolando come un venditore di pentole.
RDM
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