L'alleanza delle varie anime sinistre creerà di certo, seri problemi alla destra farlocca rappresentata dal sempreimpiedi Rotondi, alla ricerca di una primogenitura mai avuta.
Improvvisato capobastone, il prode Gianfranco ama vincere facile, e siccome dopo anni di politica d'accatto, non ricordiamo peculiarità d'intuizione, capaci di contrassegnare un passo della politica italiana, non ci attendiamo niente di buono.
Il nulla assoluto, all'infuori del denaro che ha guadagnato dal 1994 ad oggi sulle spalle degli Italiani, uno di quei mostri alla Casini, che vivono di luce riflessa.
Registrare le vicende di un territorio, le inadempienze, la goffaggine di una governo raffazzonato e privo di costrutto, non è difficile, ma a chi interessa se il servizio alle persone non rimane contemplato nelle priorità di mero raggiungimento del potere?
E allora che si fa se non cercare di accaparrarsi il sindaco uscente dato per vincente, sulla base della vergognosa gestione che, a quanto pare, non conta..?
Gianluca Festa da pari suo, si atteggia a civico per antonomasia, dimenticando d'aver fatto i salti mortali per rimanere nel Pd.
E allora nondum matura est, nolo acerbam sumere, dichiara il volpone di Piazza del Popolo, dopo aver creato un disagio intollerabile presentandosi, insalutato ospite, all'incontro dei sindaci Pd, indetto dall'ex segretario Enrico Letta, a Roma.
La foto di Festa abbracciato a Francesco Boccia, destò molta irritazione in via Tagliamento, tanto che partì una infuocata lettera di protesta alla segreteria nazionale, per aver accolto un ex tesserato espulso dal partito.
Insomma, se Gianfranco Rotondi avesse la stoffa per fare il caporione, dovrebbe dimostrarlo sul campo portando avanti iniziative inedite.Invece si fossilizza in una ricerca pure mortificante, del candidato che a prescindere dalla ratio potrebbe garantire un risultato certo, proprio come piace ai personaggi che non amando il rischio, si affidano anima e corpo al padrino di turno.
RDM
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