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venerdì 23 giugno 2023

Avellino si è scelta il sindaco che merita..!

Vincenzo Ciampi

Chiunque si ammali, abbia urgenza del Pronto Soccorso o d'essere ricoverato al Moscati, si deve preparare a subire le offese e le mortificazioni di un Nosocomio volgare e privo d'umanità.

Il lazzaretto che dovrebbe garantire la salute degli (a)vellinesi e non solo, sono anni che peggiora di giorno in giorno, mentre le dirigenze regionali e locali, si beano nell'autocelebrazione.

Solo Vincenzo Ciampi, il consigliere dell'Assise campana ed ex sindaco di Avellino, si preoccupa delle emergenze irpine, dietro di lui il vuoto assoluto.

Nessun amministratore di maggioranza o opposizione, e tanto meno il sindaco, si sono mai preoccupati di risolvere la gravissima questione, preferendo le cazzate delle serate ludiche in un'armonia di sfrenata insicurezza.

Oggi ci informa che non appartenendo più al Pd, non senta il dovere di contrastare l'anomala Autonomia differenziata, ampiamente preordinata a favore della parte settentrionale del Paese.

    Foto di  Raoul Pascucci

Il fenomeno di Piazza del Popolo, in linea ora con qualunque espressione governativa, altro che civismo, non cerca manco per un attimo, di prendere posizione a favore del territorio che pure gestisce, nascondendosi dietro il dito della sana competizione.

Lancia messaggi finto subliminali, perché qualcuno, De Luca, alzi il telefono e gli chieda il favore di non abbandonare il fortino, e qui comincerebbe il vero mercimonio.

Ma quale competizione, non c'è gara, sindaco Festa, se l'arbitro penalizza una delle squadre già di tre gol: 

il recupero del meridione sarebbe impedito da regole difficili da contrastare, con un Parlamento contro. 

Ma questo sarebbe importante per gente come Pio Del Gaudio, l'ex sindaco di Caserta che pagava l'Enel di tasca propria, non per gli appartenenti a una fauna assassina di principi e dignità.

La vergogna di questo territorio è completata da tutto quanto faccia riferimento alla politica. 

La vecchia società per la depurazione delle acque alle aziende appartenenti all'Asi, fallita con la dirigenza sotto processo, non ha fatto scuola. 

L'Asidep, nata in sostituzione, fu affidata dal partito democratico, all'ex carabiniere Vanni Chieffo, che privo d'esperienza e forse di capacità, l'ha mandata a gambe all'aria come da noi preventivato, in un battito di ciglia. 

Oggi i sindacati sbraitano inutilmente, dimenticando che i cinquantasei licenziamenti erano nell'aria, perché la maggior parte, formata da componenti clientelari, sono frutto anche della loro mediazione.

RDM



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