Il sindaco di Avellino ha voluto ricordare Silvio Berlusconi durante il Consiglio dell'altro giorno, con l'abituale enfasi e approssimazione quale corredo di ogni sua azione.
I governi presieduti dal Cavaliere sono stati quattro e non tre, signor Festa, e il minuto di silenzio in un'Assise di sinistra, ha il sapore dell'ennesima marchetta che si è assicurato ovviamente in contraddizione con quelle spudorate dichiarazioni apartitiche di qualche giorno fa.
Carla Massi, la giornalista scientifica pluripremiata de Il Messaggero, ha disegnato un rapido profilo dell'ex presidente deceduto, paragonandolo a ogni Italiano.
Furbo e fesso, mammone e maschilista, geniale e pasticcione, coraggioso e vigliacco, di destra e di sinistra...insomma, tutto e il contrario, e lo sviluppo cambia da persona a persona, fino a quelle gianluchesche, le peggiori.
Intanto, la nuova scoperta del furto d'acqua allo stadio Partenio, con la manomissione del contatore, ci lascia basiti, e la figura del multimilionario che gestisce l'impianto, ne esce sempre più opaca.
Tutto questo lo scopriamo solo ora, dopo quattro anni, perché i due comparielli si sò sciarriati, altrimenti l'imbroglio sarebbe durato per sempre.
Il Centro Autismo, poi, ha prodotto tanti di quei danni, morali e economici, che quando dovesse sbloccarsi e finalmente funzionare, chiunque volesse intestarsi la paternità, rimedierebbe una miserabile figuraccia da primato.
Ovviamente il sindaco vuole chiudere la faccenda e non per i pareri del Tar, dice:
ma il proprietario del suolo e anche del realizzato, Pasquale Pescatore, perché mai, di grazia, signor sindaco, ne abbia dovuto far ricorso?
E non lasciamo indietro la sicurezza, ormai nelle mani di bande di ragazzini, che quella ztl sconsiderata, ha omologato a conditio sine qua non per ottenere il divertimento a ogni costo.
Siamo sicuri che un'amministrazione di tal fatta, possa ripetersi ancora nel 2024, privando il Capoluogo delle possibiltà che gli vengono negate da almeno quarant'anni..?
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