Il premio ischia a una venditrice di olio e pietanze:
quando avremo anche Mastrota o il famoso Roberto da Crema e Wanna Marchi, allora si che il cerchio potrà essere chiuso.
Sarebbe stato gratificante scoprire che per una volta, il sindaco avesse scoperto una persona capace di portare lustro a una città tristemente abbandonata a se stessa, inabile a qualsiasi scatto di dignità.
Invece questa bella signora pugliese è stata scelta per tutt'altre ragioni;Avellino nella mani di un sindaco sui generis, è diventata un teatrino di volgari inadeguatezze.
La violenza, invece, che entra sempre più prepotentemente nella realtà avellinese, a dispetto delle solite dichiarazioni farlocche del sindaco Festa, passa sotto traccia.
La città non è sicura e questa gestione di ragazzini e ragazzotti, non è all'altezza per poter contrastare lo sviluppo ormai inarrestabile, che si profila giorno per giorno.
Se poi il sindaco e il suo assessore dedito all'alcool, si impegnano per dare un indirizzo sbagliato ai giovani, creando nuove occasioni di disagi con zone dedicate, i messaggi subliminali tesi al godimento a ogni costo, non hanno tardato a produrre gli effetti che ognuno ha sotto gli occhi.
Il pesce puzza dalla testa, se non ci libereremo di Gianluca Festa e le sue emanazioni, non ne usciamo.
RDM
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