Berlusconi non c'è più e l'eredità che ha lasciato, riporterà alla giusta dimensione personaggi improbabili, che hanno goduto della generosità a volte irragionevole, che accompagnava quel geniale guitto che conosciamo.
Il terreno frana sotto i piedi di tanta gente priva di alcun talento, e le vagonate di saliva che il Cavaliere amava, non servono più, la servitù è al completo, restano solo scomodi strapuntini.
I funerali a Milano sono serviti alla speranza di nuove collocazioni, un luogo d'incontri per non perdersi nel mare dell'oblio che ormai incombe inarrestabile.
Carmine De Angelis ai funerali di Berlusconi..!
Le scelte peregrine di qualche giorno fa, che Rotondi perora come grande strategia tecnico politica, vedono Festa, il responsabile di un premio Ettore Scola senza senso, vero cavallo vincente per la destra.
Forse se si fosse impegnato in una ricerca seria sul personaggio, avrebbe scoperto che non sempre in politica i conti si facciano matematicamente, ma che a volte le polpette avvelenate potrebbero anche fare danni.
Il regista tanto osannato dal sindaco è uno di quelli che ha lanciato il Cavaliere, per poi essere sputtanato in ogni dove perfino sul lessico.
In effetti l'approssimazione con cui si vive quest'epoca diventa fastidiosa per chi, invece, difenda la condizione di umana dignità, e se il potere lo si può raggiungere leccando e saltellando con un moto perpetuo, esistono ancora lembi d'umanità che reagiscono.
E l'abitudine populista di Gianluca Festa non sempre riuscirà a portare grandi risultati, perché quando si perde il contatto con la realtà in modo esagerato, la ribalta che esiste nella mente, viene meno.
L'arroganza di Giangi ormai è a rotta di collo, padrone delle ferriere, ha perso il lume della ragione, dimenticando di non possedere Avellino, ma solo d'esserne un gestore protempore sotto controllo.
I lavori senza autorizzazioni al Comune per l'adeguamento universitario gratuito, stanno creando finalmente, un pò d'agitazione negli animi silenti di un'opposizione indegna, che solo marginalmente emette qualche gemito di disapprovazione.
Finora Festa ha condotto la cosa pubblica come fosse a casa propria, e le feste, le ztl, l'assessore Politi e quel personaggio che investe i Carabinieri, non hanno destato il minimo risentimento.
Tutto tace, e la questua dei candidati in pectore, che dovrebbero sostituire un'amministrazione fatiscente, ha già fallito, perché al momento le facce della medaglia non cambiano.
RDM
Nessun commento:
Posta un commento