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giovedì 29 giugno 2023

Avellino: pregni di cazzate, attendiamo il 2024..!



Se volessimo fare una classifica delle mancanze più gravi nell'operato di Gianluca Festa in questi quattro anni, al primo posto ci mettiamo l'assoluta indifferenza circa i problemi serissimi della salute degli (a)vellinesi, e non solo.

Il sindaco, ripetiamo ancora e ancora, anche per gli idioti, ricopre la massima carica sanitaria del territorio, e se il Moscati è sotto la giurisdizione regionale, operando ad Avellino,  deve rispondere all'amministrazione comunale del proprio operato.

Invece l'unica volta che avrebbe potuto creare una miglioria senza uno scontro frontale, il sindaco si è messo di traverso.

L'ospedale aveva fatto richiesta di licenza per utilizzare altro spazio esterno, che a dire di Pizzuti, avrebbe migliorato il Pronto Soccorso.

Embè, anche se in vero, non crediamo a una parola del Direttore, l'occasione poteva concorrere alla stipula di un accordo scritto, perché le cose nella gestione del primo aiuto alle persone, potessero essere disegnate diversamente.

Privo di qualsiasi esperienza nel settore, sembra il giorno in meno di Prodi: raccontare fandonie e credere di ottenere consenso, speriamo che nel 2024 non valga più..!

Ma tutto questo è solo un'altra delle brutture a cui ci ha abituato Festa, e se a Grottaminarda il capogruppo dell'opposizione Barrasso si è fatto carico di denunciare alla Procura presunte irregolarità contabili, da noi dopo le assurde iniezioni di denaro virtuale, crediamo, per uscire dal pre-dissesto, nessun movimento o alzata di testa almeno per un minuetto..!

Il gran maestro organizzativo, dopo la dislocazione del mercato, fallita, quella dei trasporti, abortita, eccolo distribuire i servizi della città a cazzo, sparpagliandoli di qua e di là.

Questo signore arrogante col cervello unto dalla brillantina, ci fa anche un pò pena, purtroppo non ci arriva, oltre alle feste e a qualche intervento teatrale a favore di microfono e telecamera, non va oltre.

È limitato, e a questo non c'è farmaco che lo possa aiutare, il povero tenta di ergersi ma non ci riesce, per una chiara carenza neuronale specifica al settore amministrativo, e se volgiamo che Avellino cresca almeno in modo normale, ce ne dobbiamo liberare.

RDM

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