Abbiamo scoperto che insieme al 76° posto in classifica nazionale su 107, la provincia irpina cerchi di risollevarsi dal baratro in cui continua a scivolare con la miglore indifferenza possibile, andando a cercare fra pagine sdrucite e raffazzonate, qualche elemento che possa servire alla bisogna.
Quindi, quando ci avvediamo che Antonio Manganelli, l'ex capo della Polizia, sia nato nel Capoluogo, ci premuriamo di intitolargli un parco, mentre a Biagio Agnes, già presidente della Rai, una piazzetta al Corso.
Basta e avanza perchè gli amanti del nulla cosmico che ci costringe ad Avellino e dintorni, si sentano appagati dopo tanta irrivelanza, rendendo viva la presenza di personaggi che non hanno mai visto di striscio e che di rimando non hanno mai alzato un dito per il territorio.
Poi leggiamo su qualche mass media che il nonno di Ultimo, il cantante, fosse capoluoghino, e l'(a)vellinese si bagna tutto per la forte emozione...!
Mah, siamo fatti così, attenti al vuoto e distratti dinanzi a tutto quanto conti veramente.
Vogliamo parlare dell'assessore Emma Buondonno che dopo quasi cinque anni, si permette di raccontarci che forse preparerà un progetto al Fenestrelle..?
Ma non preoccupatevi, se siamo sempre ai faremo e vedremo cronici, questa volta il nostro attore di Piazza del Popolo, ha dato il via ai lavori per la sede universitaria che dovrebbe utilizzare gli uffici comunali.
Un'idiozia malata che non tarderà a regalarci l'ennesima castroneria, per nuovi disagi e forti tensioni.
L'Ordine degli avvocati e i giudici di pace sono già sul piede di guerra, e insieme, l'utenza che si troverà certamente penalizzata dalle trovate irrazionali, del grande campione che tutti vogliono quale sindaco per i prossimi cinque anni.
RDM
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