Livio Petitto, trombato senza futuro da Enzo De luca, assume la veste dell'adepto di destra e ci chiediamo dopo Pd, animalisti e civiche di sinistra, quale altro salto della quaglia dobbiamo attenderci dal poliziotto miracolato.
Insieme a Festa e D'Agostino, potrebbe apparire su un nuovo quadro del Lorenzetti.
L'ex dipendente di Polizia si gode il proprio stipendio da dodicimila euro in Regione, senza un minimo intervento che dia una ragione all'elettorato irpino, per non rammaricarsi della scelta.
La corsa al potere, lo sappiamo, prescinde dal buon governo, sarebbe un lavoro estenuante, e figuriamoci se personaggi di tale estrazione culturale, potrebbero mai impegnarsi per una Comunità.
Però, l'appena eletto sindaco di Vicenza, potrebbe segnare un punto a favore del servizio alle persone.
Giacomo Possamai, uomo di sinistra, ce l'ha fatta con una lista civica, escludendo a priori passerelle e presenze ingombranti durante la campagna elettorale.
La serietà di questo signore, la potremmo dedurre dalla volontà di rinunciare a un seggio parlamentare, pur di servire la propria città.
Forse non accadrà, e Possamai si rivelerà alla stregua dei suoi colleghi truffaldini pronti a farsi gli affari propri, alla faccia dei migliori propositi, chissà, ma almeno il dubbio esiste.
Ad Avellino invece, il rapporto politica elettore è fondato sul do ut des personale, la destra che scimmiotta quella del governo Meloni, è alla ricerca del personaggio che porti presumibilmente, più voti degli altri.
Il bene della città non serve, e forse non saprebbero manco da dove iniziare, manca la cultura giusta e anche la preparazione idonea alla gestione pubblica.
Gianfranco Rotondi continua a fare dichiarazioni che offendono l'intelligenza, invece di andare a sbattere i pugni a Roma, perchè un progetto sicuro in Valle Ufita, sia stato abbandonato.
Da cittadino qualunque, si arma di paziente attesa aspettando incontri istituzionali che non servono a nulla, senza la volontà di mantenere gli impegni da parte dello Stato.
Siamo messi male, la strombazzata Stazione Hirpinia è al palo, ma è la gente irpina che si merita questo ed altro, finendo sempre dalla parte dei carnefici.
Scegliere rappresentanti deboli nello spirito e nella voglia di difendere la terra che li ha preferiti, è una prerogativa prettamente avellinese, e quanto stia combinando il sindaco Festa, è la cartina tornasole dell'esperienza negativa che sporca questo territorio.
RDM
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