Avellino, barzelletta d'Italia..!

Bene, signori elettori, finalmente Avellino è arrivata in un'importante capitale europea, e da domani entreremo nella storia delle eccellenze enogastronomiche che contano..!

Non importa a questo punto se il tunnel sia lettera morta, così gli alloggi allagati o il Centro Autismo, il nostro assessore che ha influenzer il sindaco Festa, è partito per un giro nel vecchio continente a mostrare atraverso le proprie peculiarità, quanto è bello il Capoluogo irpino.

Non sappiamo se al seguito della signora Barbara, ci sia un bagaglio di fusilli, cavatelli e lagane, insieme a un cucinino portabile con set di pentole e padellame vario.

Perché non si capisce quale possa essere il ruolo della Politi se non quello di buttare fumo negli occhi e denaro pubblico al vento.

Invece è bastato che De Matteis e la sua pasta Baronia coinvolgessero Alessandro Borghese con i Quattro Ristoranti, nel caso in Irpinia, perché immediatamente il risalto del territorio è bello che promosso.

Non ci sembra utile l'assessore leccese, se non dal punto di vista del sindaco, beato lui, ma il fatto che gli dobbiamo pagare gli sfizi, ci sembra l'ultima spudoratezza di questa amministrazione.

Che la politica debba intervenire senza darne conto, sulle fasi interlocutorie di un Comune in semi dissesto, dimostra ancora una volta, il pressapochismo di personaggi che nulla abbiano a che fare con la professionalità gestionale che servirebbe.

Vanni Chieffo, per esempio, noto panchinaro della segreteria Pd, in attesa di miracolo, fu messo a governare l'Asidep che prendeva il posto del vecchio Cgis, l'azienda fallita che s'interessava della depurazione Asi.

Ci parve già allora, una di quelle scelte peregrine atte alla sistemazione di trombati o dimenticati compagni, che impegnavano le giornate pensando di servire a qualcosa, sulle segreterie di partito.

Serviva un tecnico, un amministratore capace di aiutare l'azienda a superare le difficoltà, non un ex carabiniere diventato dottore commercialista per imposizione delle mani.

L'Asidep infatti è alla canna del gas, i dipendenti sono alla fame senza stipendio, e il buon Chieffo uscirà di scena con una scrollatina di spalle e tanti soldi incassati alla faccia di chi lavori seriamente, e oggi si trovi solo a soffrire le difficoltà create senza la parvenza di pudore, che accompagna questi personaggi.

RDM