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giovedì 13 aprile 2023

Avellino pare insensibile a se stessa..!



Teresa Armato è assessore alla Regione Campania, e già negli anni settanta ricopriva lo stesso ruolo, allora, con tutto il rispetto per la signora, ci sarà pure una ragione se la Campania occupi sempre gli ultimi posti in Italia nella sanità, nella spesa pubblica o per la malavita.

Avellino si è ritrovata all'improvviso, dopo anni e anni di guida a sinistra o pseudo tale, a fare i conti con una destra che ha occupato Palazzo Chigi.

E allora ecco la riesumazione degli zombie, Giovanni D'ercole, sparito dai radar per interesse di quanto avvenisse sul territorio, eccolo spuntare tra qualche pagina di giornale per dire la sua sul nulla.

Entrambi i D'Ercole, padre e figlio, sono persone di rispetto, certo, ma avremmo voluto che dopo aver ricoperto anche cariche importanti, si fossero impegnati comunque per stigmatizzare lo schifo che subiamo da sempre, dimostrando l'attaccamento al servizio per la città, non il contrario.

Due tipi di elettorato costringono il Capoluogo a dimorare costantemente agli ultimi posti per vivibilità, e ancora non può essere un caso.

L'elettore che determina l'andamento della competizione di solito è quello bisognoso che si fida delle promesse o che guadagna qualche prebenda, poi c'è l'altro, disincantato, disattento e scarsamente importante perché minoritario. 

I personaggi scelti sono sempre gli stessi, salvo qualche inserimento senza valore, pedine messe qui e là tanto per mischiare il brodo.

Gli esempi sono tanti, anche a livello nazionale, Scaroni, Cattaneo, De Scalzi...Cingolani, gli altri ruotano, chi qui, chi là...

Giuseppe De Mita, ancora De Mita, viene proposto alla presidenza di Sport e Salute, azienda pubblica per lo sviluppo dello sport nel Paese: 

non avevamo altri su cui puntare..?

Ieri la festa della Polizia ad Avellino è stata l'ennesima burla.

Una città abbandonata a se stessa, priva di una regia capace di coordinare le forze e di condizionare la crescita esponenziale della delinquenza, non può diventare la sede dell'inno alla legalità.

Non abbiamo una voce che possa diventare spunto perché si festeggi, ma Avellino pare essere scelta quale luogo preferito autocratico. 

Solo pochi eletti possono partecipare al premio Scola, alle giornate del Gambero Rosso, e così le ore trascorse con blocchi del traffico e dello scorrere del quotidiano, si cibano di un alimento che allontana sempre più il popolo, ma che tanta gioia dona a gente come il sindaco: 

io sò io e voi non siete un cazzo..!

Venti anni per un tunnel che ancora attende nel buio del sottopassaggio allagato e con restringimenti imbarazzanti, e ancora venti per un Centro Autismo simbolo di vergogna e pressapochismo, oltre che di quanto sappia essere garibaldino l'etteggiamento comunale.

I bagni privi di una guardiania in Piazza, distrutti, e lo spernacchiamento quotidiano del codice della strada, sono una stringata sintesi di una città che ha perso da sempre la trebisonda.

Ma i festeggiamenti continuano e finanche le Istituzioni che si uniformano a questo gioco a distruggere, prestano il fianco alle  critiche più feroci.

RDM

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