Sessanta giorni dall'inizio dei lavori per l'abbattimento di un fabbricato in via F.Tedesco, e tutto tace;
lo scorso Agosto a Noida in India, hanno tirato giù due grattacieli di cento metri e trentadue piani in quattordici secondi, da noi invece, per riparare pochi metri quadrati di strada a Rampa San Modestino, ci hanno impiegato dodici mesi.
Come non ricordare il tunnel che ormai va per le nozze d'argento, o la filovia abbandonata cinquant'anni fa e ritornata con una macchina del tempo miracolosa.
Controllando le corse a perdere di questa filovia, con uno o due passeggeri a volta, non crediamo che l'Air possa permettersi a lungo una gestione che si annunciava fallimentare e che si rivela anche peggio.
Solo le esibizioni da avanspettacolo, appagano lo smisurato ego di un sindaco per finta, terminati i premi e i festeggiamenti o le cene con il Gambero Rosso, ritualmente pagati da Pantalone, ecco che quando entra in gioco la Corte dei Conti, gli abusi arrivano al dunque.
Ah, certo, il guascone in fascia tricolore continua a fregarsene delle regole, lui non teme nessuno, lui continua per la propria strada.
Il Prefetto Paola Spena può fare molti mea culpa, la sua inedia abulica, ha consentito a Gianangelantonio di spadroneggiare ignorando condivisione e rispetto della legge.
Le multe e i verbali che ha subito finora, certo non li ha pagati lui, e quando leggerà da qualche parte, che l'Unione europea ha messo il veto per gli stadi pagati a debito (Pnrr), forse capirà che in un momento difficile per il Comune, non può permettersi di favorire il proprio mecenate a spese della Comunità.
Avremmo bisogno di un sindaco che amasse l'Irpinia, e in particolare la propria città, purtroppo questo signore usa e abusa il proprio ruolo per fatti che esulano dagli interessi del territorio.
Qualcuno l'ha visto manifestare contro il governo e il governatore, per l'ennesima burla che entrambi vorrebbero perpretare ai nostri danni in Valle Ufita con la Stazione Hirpinia?
Il masochismo capoluoghino è ormai leggenda.
Mai appagata, la Città ha eletto Gianfranco Rotondi alla Camera dei Deputati, lo scorso settembre, dimenticandone supinamente il curriculum.
Ha fondato un partito, la Democrazia Cristiana per le autonomie, evidentemente per i contributi statali, ne è diventato il segretario, ma si è candidato nel 2018 con Forza Italia:
esiste nella storia repubblicana un altro episodio simile..?
Beh, ora Avellino l'ha confermato dalle file di Fdi, e ricordiamo quando Berlusconi spinse Bossi perché lo sistemasse nel collegio di Rho, nel milanese.
Oggi ce lo ritroviamo filosofeggiare sulle ragioni per cui non abbiamo diritto ai finanziamenti di Ferrovie dello Stato, perché queste (lo Stato) non hanno provveduto a presentare un progetto per il Polo della Stazione Hirpinia nella Valle dell'Ufita...sic..!
Un difensore d'ufficio di cui non avevamo urgenza, un mostro che bada solo a se stesso, e diventato nuovamente parlamentare, il ruolo degli stupidi (a)vellinesi è cessato esattamente quel 25 settembre.
RDM
Nessun commento:
Posta un commento