Non doveva essere una bazzecola superare il veto della Corte dei Conti sul bando per la nuova azienda che Emilio De Vizia si sentiva già in tasca?
La foto del sindaco vestito da giocatore di pallacanestro con la scritta del patrocinatore della squadra, ci racconta di una vecchia conoscenza e chissà, non sappiamo se il rapporto non sia continuato anche negli anni a seguire, e questa nuova azienda di spazzamento non sia nata per caso.
Fino a qualche mese fa, il sindaco era entusiasta del lavoro di Irpiniambiente, poi, improvvisa, ecco l'intuizione, la vista lunga, come l'ha definita l'ex nemico Maurizio Petracca.
La raccolta rifiuti e lo Stadio sembrano due marchette belle e buone che il sindaco si era preparato per ringraziare chi gli ha tirato la volata negli anni.
Una sensazione, certo, non conosciamo intercettazioni fra gli interessati, mentre si accordino per saldare i conti, e chissà come.
Sospetti, cattivi pensieri nati dall'attività degli ultimi anni sempre strana, con D'Agostino debitore incallito con il Comune, eppure a tazza e cucchiaia con Giangi.
Il sindaco dovrebbe garantire la Città da eventuali approfittatori, non di certo farci comunella.
Beh, ormai la morale o almeno l'opportunità, sono valori in disuso, rimane sempre più interessante farsi gli affari propri, e se bastano due chiacchiere, un video, un'inauguarzione per finta e qualche altra stronzata da avanspettacolo, per diventare credibile, perché tirarsi indietro..?
Qualcuno s'è fatto due conti e ha stabilito che Gianluca Festa abbia i voti per essere rieletto, e quindi fosse pure lo Strangolatore di Boston, questi servitori della Comunità, destra e sinistra, sono pronti ad accapigliarsi per lui.
Personaggi insensibili al bene pubblico, si preoccupano solo di guadagnare il potere, quello che serve per farsi i cazzi propri.
Festa ormai orgasmico in ogni attività amministrativa, non si ferma dinanzi a nulla.
La Corte dei Conti dovrà arrivare a miti consigli e cambiare il parere sulla gestione del ciclo dei rifiuti, e anche se non risulta agli atti l'apposita convenzione richiesta dall'articolo 24, comma 6, della legge regionale 14/2016, Festa tira avanti per la sua strada.
I rapporti tra Comune e Ato restano disattesi, così i modelli di svolgimento del servizio...
Meraviglioso, in altre realtà lo spernacchiamento quotidiano non si fermerebbe un attimo, un sindaco barzelletta non avrebbe futuro.
Ma Avellino è diverso, da quarant'anni a questa parte è il Pasquale che prendeva schiaffi tranquillamente, perché tanto si chiamava con un altro nome, e se tutto precipita da sempre ininterrottamente, significa che il Capoluogo è felice così.
RDM
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