Ci piacerebbe che esistessero dei cani da servizio, simili a quelli da tartufo, perché da soli non siamo riusciti a trovare qualcosa che meritasse una menzione, dopo gli ultimi quattro anni successivi ai quindici già trascorsi al Comune da Gianluca Festa.
È un piacere ritrovarlo a Verona dopo qualche giorno a Pisa per le Autonomie locali, è lui il vero marchio avellinese che tutti ci invidiano, un Gigetto Marzullo ante litteram che si promuove come fosse il segno distintivo dell'imprenditore sindaco per sempre..!
Questo signor Festa ha coniugato insieme risultato e immagine, se il primo deficita, ciò che sembra ne prenderà il posto, e alla fine porterebbe il risultato utile alla rielezione.
Una forma subdola di disonestà intellettuale che si ciba della credulità, o dei cilatroni che portino acqua al mulino costruito con specchi deformanti circensi.
Agli (a)vellinesi in effetti poco interessa se la politica faccia il proprio lavoro, sono così permeati di clientelismo cronico, che la raccomandazione suscita un orgasmo capace di superare qualsiasi mortificazione.
Il ♫primo cittadino fin ♪ da bambino♫ non ha deluso per un attimo, le premesse sono state mantenute, presentatosi quale istrione d'avanspettacolo con atteggiamenti scomposti, ce lo ritroviamo uguale a se stesso ovunque.
Un bambinone che sta recitando senza accorgersi delle risate superate dalla rabbia di avere una rappresentanza offensiva.
Il nuovo primato negativo, che ovviamente non appasiona, è l'aumento spropositato dei prezzi degli alimenti che in una provincia povera, dovrebbero far trasilre ancora di più.
Ma il sindaco dei registi, dei premi e dei gamberi rossi, non se ne preoccupa, e si che una campagna ad hoc dell'amministrazione, avrebbe certamente favorito la cittadinanza, così come con il Pronto Soccorso e la gestione garibaldina di Renato Pizzuti.
Un sindaco vero avrebbe goduto di altre prerogative, ma che vogliamo, a lui basta favorire qualche amico, pavoneggiarsi dinanzi a una telecamera, raccontare baggianate..!
RDM
Nessun commento:
Posta un commento