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venerdì 7 aprile 2023

Avellino avrà ancora Gianluca Festa che festeggerà la Pasqua con un bel fuoco per arrostire la carne all'aperto, nonostante non si potrebbe fare visto l'inquinamento..!

 



Può sopportare una Comunità d'essere offesa senza interruzione di continuità da un personaggio sconveniente e diremmo privo d'educazione?

Il dovere del rispetto diventerebbe doppio nel caso di un sindaco, che purtroppo è di altra pasta, l'arroganza della propria posizione di vantaggio lo ha reso inavvicinabile persino dalla propria maggioranza.

Avellino è salute, Avellino è assistenza, due frasi vergognaose che Gianluca Festa scrive per pararsi quel lembo di coscienza che gli rimane, ma sconfessate dai fatti, il tutto si riduce alla solita cantilenante falsa informazione.

La Città è il fanalino di coda italiano per inquinamento oltre a supportare un Pronto Soccorso lazzaretto, ormai assurto alle cronache nazionali per una forma di lassismo medico e d'accoglienza, a livelli di terzo mondo.

Avellino è assistenza, l'altra corbelleria di un fuori di testa, le politiche sociali non funzionano perché la supponenza di Festa non ha mai permesso che il PIano di Zona entrasse in attività, tanto che l'assessore Lucia Fortini è arrivata a minacciarne il commissariamento più volte.

Ma la ripresa della cosiddetta acquisizione già sperimentata da Paolo Foti e annullata dal Tar, è di una sfacciataggine tanto esagerata che se non conoscessimo il soggetto, penseremmo d'averla sognata.

Come può ancora dopo tanti anni e altrettante promesse d'inaugurazione con scadenze ormai mensili, tentare un'ulteriore presa per i fondelli di famiglie sofferenti in cui il dramma è pane quotidiano, non riusciamo a capirlo.

Nessun bisogno di mascherare ancora una volta la propria incapienza amministrativa. 

Solo pura cattiveria, fondando questa spudoratezza sulla certezza che l'(a)vellinese resti pecora senza un domani.

L'acquisizione sanante è una sconfitta per la Pa, questo risultato storico di cui scrive il noto bugiardo di Piazza del Popolo, è solo una delle tante stronzate atte a fottere la gente per bene.

Il Comune dovrà soddisfare economicamente Pasquale Pescatore, il proprietario del sito ove sorge il Centro, e non si capiscono le ragioni che hanno portato il tutto per oltre venti anni.

Solo la viltà riesce a superare e sfruttare uno stato di bisogno e debolezza, ma qualche volta anche i più indifesi riescono a dire basta, basta a un sindaco che altrove avrebbero defenestrato da tempo, e che il buon gusto vorrebbe lontano migliaia di chilomentri per sempre..!

RDM


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