L'appartenenza ai partiti fa si che si diventi un corpo senz'anima, le indicazioni delle segreterie non considerano quasi mai il sentimento della base, e il Movimento cinque stelle dell'uno vale uno, ne è la triste conferma.
Oggi il Pd si ritrova con un segretario che a nostro avviso, non rappresenta le vere spiritualità che si riconoscano nel progetto cosiddetto di sinistra.
Gli iscritti avevano bocciato clamorosamente Schlein, un'americana svizzera e pure con passaporto italiano, che certo non è il meglio per un uomo del popolo, che si aspetterebbe sulla seggiola più alta degli uffici romani di via Sant'Andrea delle Fratte.
Ma quel che è peggio, certo funzionale al potere, ma non alla libertà di pensiero, è subire la parola d'ordine che arrivi da Roma, perché ognuno si uniformi alla svolta in arrivo.
Una novità falsa che è stata determinata da chi ha tentato di minare alle fondamenta il risultato.
Il voto dello stesso elettore ripetuto più volte, e non sempre appartenente all'area del confronto, a nostro avviso non rappresenta la verità, e questa vittoria resta inadeguata e probabilmente, non creerà nulla di buono nel prossimo futuro del Pd.
Ma il verme deve piacere al pesce e non al pescatore, noi, che leggiamo gli eventi cercando di tradurli in una prosa povera ma elegante e comprensibile.
E troviamo astrusa, ma siamo avvezzi ormai, la doppiezza che caratterizza Gianluca Festa che fa e disfa con la naturalezza dell'infante.
Cercare di vendere il patrimonio per fare cassa e poi regalarlo all'Università di Salerno, è un boccone che non va giù a Nicola Giordano.
Difficile da digerire le manovre e le giravolte che il sindaco utilizza pur di raggiungere i propri scopi, alla faccia della città e il suo interesse.
L'azienda bocciata dalla Corte dei Conti diventerà un'altra sfida che Festa porterà avanti all'insegna del non sapete chi sono io, e anche a costo di ingenti spese a carico dei cittadini, il prode guerriero perseguirà lo scopo.
Quanti dirigenti abbiamo conosciuto che si facevano forti con il denaro altrui.
Vili assertori delle proprie aspettative rischiando solo la faccia e le casse del Comune, mai se stessi, pronti a uscire alla ribalta nel caso di una inopinata vittoria, o a nascondersi nel contrario.
RDM
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