La giustizia italiana è un fenomeno che andrebbe studiato a scuola, e il caso Gesualdo potrebbe rappresentare emblematicamente il punto di riferimento.
Un processo che avrebbe dovuto indicare i responsabili dell'ammanco da 109 mila euro, denunciato nel 2015 dall'ex sindaco Paolo Foti, ha visto assolvere i controllori prima che si stabilisse dopo qualche anno, che evidentemente questi non hanno mai contato i biglietti venduti al botteghino.
È meraviglioso, la signora Rosapane, che ha optato per il giudizio immediato, vendeva biglietti e poi avrebbe intascato il denaro che però, nessuno ha ritrovato e neppure richiesto..?
E come mai il prode Luca Cipriano è stato assolto..?
Qual è la ratio?
L'ex presidente Cipriano e il consiglio direttivo, lo dice la parola stessa, di che cosa si interessavano durante il proprio mandato?Se la signora alla biglietteria s'intascava il corrispettivo della vendita dei biglietti, come mai nessuno le ha mai chiesto di risponderne e se mai di denunciarla..?
Insomma, non vorremmo che le sentenze che hanno interessato Cipriano e la Rosapane fossero politiche, perché in questo caso un intervento ministeriale o del Csm, non sfigurerebbe.
Anche la sentenza del verde pubblico in subappalto, ha del mefistofelico:
nonostante la Guardia di Finanza avesse accertato l'illecito affidamento del subappalto, il giudice ha ritenuto che non ci fosse luogo a procedere per particolare tenuità del fatto..!
Quindi il giudice ha un proprio personale listino valutativo capace di stabilire precisamente il furto, la truffa o l'appropriazione indebita, se e come meritino di essere perseguiti..
Allora, in effetti, non è la magistratura che applica la legge, ma è questa che si deve uniformare alle valutazioni del giudice...?
Mah, ormai tutto fa parte di un disegno che nessuno contesta, così come la solita strategia dei bandi assunzioni, dei nuovi marciapiedi e dell'asfalto sulle strade.
Ma certo ci sbagliamo, tante ragioni che non conosciamo saranno concorse ai risultati, per cui bisogna farsene una ragione, e le strade asfaltate non rappresentano la solita strategia elettorale, per esempio.
La filovia e le ultime promesse, Avellino è inclusione, nuova suggestione idiota che non significa nulla, appartengono sempre a un percorso ventennale e fallimentare di cui pare che nessuno se ne dolga.
Il compianto Luciano Rispoli l'avrebbe certo ingaggiato nel suo programma, dove soleva ripetere ma che belle parole, peccato che non servano davanti a quanto sia utile alle persone, anche se il sindaco lo crede.
Una gestione comunale così non la vorrebbe nessuna Comunità vera, quella con l'interesse per la propria terra, ma pare che la destra dei quattro gatti riunitisi a Cassano Irpino, non sia attenta al servizio:
i signori riunitisi vorrebbero il potere, e un primo cittadino che li possa aiutare sarebbe d'uopo..!
RDM
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