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venerdì 3 marzo 2023

Avellino: oltre all'effimero...niente..!




Ottobre 2019, De Luca a Festa: 
Devi stare con i piedi per terra. Dici troppe stronzate. Io sono un pacifico guerriero, ma se mi rompono i coglioni, li mando a fare in culo….

Come avrebbe reagito il sindaco cuor di leone per antonomasia, dinanzi a un messaggio intimidatorio qual è stato quello scritto con il pennarello all'entrata dell'anagrafe comunale...?

Non ci faremo intimidire...la frase fatta di tanti, mutuata dalle pagine dei giornali o dalla televisioni, uguale agli applausi in chiesa o al passaggio di una bara, invece di abbassare il capo e pregare.

Questo coraggioso primo cittadino, ci chiediamo, è lo stesso che non proferì una sillaba dinanzi al Carlo Gesualdo, quando il governatore De Luca lo offese pubblicamente...?

Intanto la protesta dei lavoratori di Irpiniambiente innescata sempre dal nostro umorista in fascia tricolore, sale, due giorni senza il ritiro della spazzatura, è l'ultimo regalo del cabarettista..!

La logica del politico moderno s'allontana anni luce da quella antica dei re che si vestivano di sacco pur di scongiurare qualsiasi maledizione che mettesse in pericolo la propria gente.

La Regina Ester si umilia e chiede a Dio di aiutare il suo popolo alla mercé dell'invasore, non si batte per se stessa, anzi vorrebbe perdere la propria vita pur di salvare la Persia.

Chi sarebbe capace di pensare agli altri ponendosi un passo indietro, rispondendo al mandato della gente con onore, non è dato saperlo.

Al momento tutto quanto si perori è parte di una strategia per portare aventi un progetto, e se la sinistra appena esautorata ha sigillato un atteggiamento truffaldino, la destra di Giorgia Meloni se vogliamo, in quattro mesi è balzata in testa alla graduatoria della disonestà.

Tutti mentono, tutti si rimangiano le promesse e l'ordine d'idee, e la piccola garibaldina della Garbatella, nata povera ma ricca d'idee e pervicacia, si è piegata immediatamente al potere che la manterrebbe a Palazzo Chigi, dimostrando ancora una volta che l'italiano è servo nell'anima.

Il sindaco Festa pur non avendo gli stessi neuroni, non si discosta tanto;

anche lui deve ai propri patrocinatori, gli indirizzi di governo da sedici sono diventati zero, mentre il continuare a cercare di servire e riverire, ha penalizzato pesantemente la città, ma quel che è peggio, lo rappresenta l'imbroglio delle distrazioni di massa: 

premi senza capo e né coda, luci e fuochi d'artificio, restano uguali a tutto quanto non serva, mentre in tanti soffrono e si disperano..!

RDM




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