Era il 15 novembre del 2021 quando l'anagrafe digitale ha incominciato a operare nel Paese, dopo sei mesi tutti i capoluogo di provincia se n'erano dotati.
Secondo voi quale centro principale italiano invece, ha fatto la solita figura barbina?
Beh, è inutile parlarne, dopo le stantie anticipazioni, proclami e stupide elucubrazioni, forse oggi, lunedì 27 marzo 2023, si potrà utilizzare il servizio via web dell'anagrafe comunale.
Restiamo scettici, oltretutto il Comune ancora non mette l'utenza in condizione almeno d'informarsi sul sito di Piazza del Popolo, figuriamoci se si riuscirà a stampare le certificazioni che la digitalizzazione permetterebbe.
Avellino è una città obnubilata da una gestione priva del potenziale minimo di buon gusto applicato all'intelligenza, quello che si conosce è la strategia per raccogliere voti.
Il sindaco Festa ha rinnovato una vecchia ordinanza che penalizza famiglie e parrocchie, quando avvenga un decesso che non tenga conto dei desiderata comunali.
Chi muore di giovedì, per esempio, non potrebbe essere tumulato il sabato o la domenica per ragioni incredibili che non mancano di definire sempre più realisticamente, la pochezza di un'amministrazione da cartone animato.
La terra dei balocchi non deve subire le leggi naturali, ormai connotata enjoi a piè sospinto, un feretro che attraversi le strade genera fastidio, evidentemente, e non si può prescindere dal vero volto che ormai Gianluca Festa ha trasmesso.
Pertanto, racconta Mons. Vito Todisco, bisogna fare le corse per un funerale di sabato o Domenica, perché la Polizia Funeraria non permette, su ordine del sindaco, che si vada oltre le ore 12.00..!
Si capisce bene che se una parrocchia avesse in programma comunioni, cresime o matrimoni, dovrebbe fare i conti con le reazioni dei fedeli turlupinati, nel caso in cui il funerale non fosse procrastinabile.
Insomma, il Capoluogo si erge ancora quale luogo difficile da condividere, e l'invivibilità di cui si ammanta da anni, lo colloca inverecondamente tra gli ultimi d'Italia.
Che dire, il nostro è il territorio di nessuno, o forse di tutti, chiunque se ne approfitta senza ritegno, e quel che accade al Moscati è la sintesi di un incubo che solo la Procura potrebbe curare.
Geriatria: la denuncia di Vincenzo Ciampi..!
Geriatria dopo il lazzaretto del Pronto Soccorso, è al momento la caverna dei mostri, i pazienti vengono trattati a seconda, e i più sfortunati, quelli senza santi in paradiso, sono discriminati brutalmente da infermieri perfino tatuati in viso, che praticano espedienti medicali sui generis.
Nessun controllo o riferimento a cui ricorrere, anziani che stavano in grande forma, improvvisamente tirano le cuoia, e nessuno ne risponde.
Dopo le esperienze delle Rsu o degli infermieri assassini, perché non dovremmo nutrire seri sospetti su personaggi che si manifestano quali autentici aguzzini..?
Certo sbagliamo, ma non sarebbe opportuna un'inchiesta da parte delle Istituzioni, considerate le molteplici testimonianze di persone che non si sentono salvaguardate nei propri diritti, finanche di soffrire i propri drammi..?
RDM
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