Quasi diecimila Avellinesi hanno lasciato la città che si cuoce nella propria acqua sporca da almeno trent'anni, ma nessuno ci fa caso, forse perché quelli rimasti sono i più deboli culturalmente e perfino intellettivamente.
Siamo la cenerentola della Campania, le amministrazioni che elettori corrotti nella mente e nello spirito, hanno consegnato alla storia, fanno acqua da sempre e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
La scelta del tunnel per oltrepassare sottoterra cinquecento metri è una di quelle vergogne che tutti subiscono, non avendo la dignità per opporvisi.
E l'ultima bestialità di un'azienda autonoma per lo spazzamento, appena bocciata dalla Corte dei Conti, secondo voi a che sarebbe servita..?
La clientela è la madre di tutte le infamie che la città ha adottato, insieme alle altre incomprensibili iniziative mascherate da grandi innovazioni.
Qualsiasi attività parte da un imbroglio che si dirama come i tentacoli di una piovra, capaci di afferrare ogni anello della catena di comando idonea a sovrastare la struttura del potere.
La prima compravendita avviene nella costituzione delle liste che ormai fanno capo a un solo gruppo elettorale che però, dovrà confrontarsi con le componenti fisiche, dando nuova vita al sorgente consiglio comunale.
Gianluca Festa ne preparò quattro, ma il suo vice Nargi ha già preannunciato la presentazione di una quinta lista che servirà ad aumentare le possibilità di ottenere la vittoria finale.
Se centosessanta candidati non riusciranno a condizionare almeno qualche migliaio di voti, come potrebbe riuscire a chi invece, molto correttamente, si presenti in un'unica lista con miseri trentadue nominativi..?
Non ci sarebbe competizione se un elettorato scevro da ogni lacciuolo votasse secondo coscienza, invece vince la strategia di Gianluca Festa delle liste multiple:
più candidati, più promesse, più risultati..!
Potrà mai crescere un territorio fondato sull'illusorio e in cui il servizio al cittadino non sia direttamente proporzionale al tornaconto..?
Beh, eccovi spiegato sinteticamente le ragioni degli ultimi posti nazionali a livello ambientale, di sicurezza e vivibilità...il resto fatto di filosofie ed elucubrazioni fantasiose, lasciano il tempo che trovano.
RDM
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