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lunedì 28 febbraio 2022

Avellino: gli aiuti ai poveri e ai bisognosi languono perché il sindaco cerca i suoi interessi...!

 

Il sindaco di Torrioni Annamaria Oliviero.

Il passaggio da un gruppo a un altro non delinea una maggioranza sfilettata che potrebbe portare alla sfiducia di Giangi, è di certo un'operazione suggestiva che ha entusiasmato il povero Jacovacci in crisi di identità per dover rappresentare un partito che non c'è.

Resta un agglomerato di prime donne che fanno e disfano senza raggiungere un risultato, tant'è che il nuovo segretario l'ha dovuto scegliere Letta.

Qual è il contributo che hanno portato negli anni questi signori partoriti da una sinistra farlocca, alla città, se non distruzione istituzionale e un'anarchia progettuale che rimane sotto gli occhi di tutti..?

Una casa divisa in se stessa è destinata a crollare, recitano i Vangeli, e il partito democratico si è trovato unito solo nella capacità diabolica di un azzeramento morale e amministrativo, che ha ridotto il territorio agli ultimi posti nazionali per vivibilità.

Purtroppo l'elettorato avellinese non fa caso alle problematiche sociali ma solo a quelle personali, e forte di questa carenza culturale, il coacervo di via Tagliamento continua a rastrellare consensi.

Il povero sindaco ha imparato negli anni d'apprendistato comunale, che il comportamento di chi ricopra un ruolo  preminente, debba essere arroganza, strafottenza e prese in giro con aggiunta di promesse infarcite di chiacchiere vuote.

Ma a quanto pare con i sindaci del Piano di Zona, le stronzate di Giangi non attecchiscono, e le grandi strategie subdole dell'imbrillantinato per cercare una maggioranza che lo renda comandante di corpo d'armata, sono state annullate immediatamente per l'intervento intelligente di Annamaria Oliviero, sindaco di un paesino qual è Torrioni, ma col piglio di combattente vero.

Avvocato abituato alle battaglie processuali, non ha dovuto impegnarsi molto per mettere all'angolo il buffone senza cuore di Palazzo di Città.

Giangi continua a sfregiare la povera gente, gli indifesi, quelle persone che spesso muoiono come è accaduto in questi mesi col povero Luciano, fottendosene di chiudere a qualsiasi costo una partita trita e ritrita che sanguina da anni.

Si prepara un nuovo commissariamento, la perdita di molti milioni di finanziamento, la mortificazione del dolore e della sofferenza di tante persone e un'ultima figuraccia istituzionale a cui pare, nessuno faccia più caso.

Questo signore è una jattura per Avellino, incapace per una ragione o un'altra di realizzare qualsiasi vittoria di campo. 

L'inquinamento ci avvelena in modo tanto aggressivo quanto sottovalutato, gli abbruciamenti continuano, mentre si spara come non ci fosse un domani, ogni giorno al Poligono di tiro perfino sotto la neve dello scorso sabato sera, però secondo il Prefetto Avellino ha risposto...mah...!

RDM

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