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lunedì 7 dicembre 2020

Avellino: si soffre e si muore, ma l'arroganza copre tutto...!

 

                I Re dei festeggiamenti sono pronti dopo la sventura 2020, a provocarne altre...!

Giorni fa un servizio di Enzo Costanza aveva fatto andare su tutte le furie, Renato Pizzuti, il Dg del Moscati, che come accade spesso in questa città, invece di fare un mea culpa, ha incolpato il giornalista d'aver preparato ad arte, la scena in cui si vedevano rifiuti covid sparsi in terra, alla mercè di chiunque avesse la sfortuna di trovarsi dalle parti del pronto soccorso.

Sabato è uscita la notizia che sempre al Moscati, un paziente cardiopatico, e contagiato dal coronavirus, fosse stato ricoverato in cardiologia e tenuto a contatto con pazienti e operatori sanitari presumibilmente, sani.

Ci chiediamo quante e quali schifezze siano state nascoste dal bravo Pizzuti, attento a far assumere la fidanzata da Maria Morgante, ma molto distratto nel proprio lavoro.

Beh, questo campione voluto da Mister 70% di Salerno, è un incapace, e ci serviva per ingigantire il novero avellinese di distruttori, famoso in Italia.

Il Prefetto e il sindaco, presto, chissà quando, s'incontreranno per parlare di scuole e trasporti, e questo dopo che l'uno se n'è fottuto delle strampalate, ma forse non tanto dal punto di vista dagostiniano, attività di Gianduiotto, che intanto dovrebbe risolvere i drammi che ha creato...!

 


Basta un pò di cervello per capire che chi rompe e i cocci sono suoi, non ha l'abilità dovuta per ricostruire, e i fatti ci danno ragione al momento: 

i bus sono spalmati un pò qua e un pò là senza un minimo di raziocinio, perché il pensiero unico era quello di favorire l'amico di Montefalcione che ha investito sulla creazione di un'amministrazione utile, e il mercato che doveva sparire dal Piazzale degli Irpini, è stato soppresso con grande soddisfaazione di tutti gli idioti di questo paesotto...!

La fenomenologia dell'Avellinese medio, contempla una narrazione di coscienze leggere, prive di una dignità fondata sul rispetto degli altri, specialmente di chi non ce la fa.

La scuola sarebbe potuta tornare da subito alla normalità, se si fosse provveduto alla ionizzazione degli ambienti o con altro tipo di sanificazione e decontaminazione, come già fanno alcuni presidi attenti, i termometri automatici e il distanziamento fisico, avrebbero ridato sicurezza, e l'incremento del numero dei mezzi di trasporto,  con posti contingentati, potevano fare la differenza.

Un'attività semplice, bastava un pò di sale nella zucca e un minimo di passione per il lavoro e la terra che si rappresenta;

purtroppo abbiamo solo prime donne che amano le passerelle senza alcun senso, gente senza pensiero incapace di tutto, e pensare che un Capoluogo possa essere abbandonato nelle grinfie di tali personaggi, embè, il disagio è profondo e sapere che non c'è via d'uscita ci deprime ancora di più...!

RDM

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