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mercoledì 16 dicembre 2020

Avellino si bea dell'asinina condiscendenza di chi soffre...e tace...!

 

              Marinelli, Itv, ha delineato con sintetica precisione i soliti drammi avellinesi...!

Gianluigi Marotta, il ragioniere capo, altro buco nero, è sotto processo per falso in bilancio, e noi ricordiamo anche la sua partecipazione nello studio salernitano del dott. Pino Terracciano che fu nominato, in evidente conflitto d'interesse, quale consulente sugli ammanchi del Teatro Gesualdo, che poi ha visto dieci persone a processo compreso il socio di studio, appunto Marotta.

Beh, dobbiamo dire che il Ragioniere è uno di quegli insostituibili importanti, che in ogni amministrazione esistono; 

sanno troppe cose...? - sono così bravi che diventerebbe difficile farne a meno...? - hanno molti santi in Paradiso...? - chissà...! 

Il fatto è che questo signore, nonostante i tanti guai che ha provocato tra bilanci e assenza nei controlli, è sempre in sella e il sindaco lo adora, come ci pare sia sensato, conoscendo Giangi...!

Ne scrivemmo già il 17 gennaio 2017, ai tempi di Foti, che pensavamo fosse l'ultimo moicano nei secoli dei secoli, ma come si dice, al peggio non c'è mai fine.

Il dirigente comunale che ama parcheggiare al Corso sul lato della Chiesa del Rosario, è un altro emblema di quell'illegalità che circonda questo paesotto, forse facendosi forte di un permesso invalidi, intestato a un deceduto, che il signor Arvonio avrebbe dovuto ritirare e annullare...!

Insomma la giunta è inesistente, ma si becca un sacco di soldi da oltre un anno e mezzo, il sindaco uguale, prende denaro pubblico e fa danni, Arvonio, non pervenuto, e la gente nuota nell'acqua dei prefabbricati di via Imbimbo, per un fiume tombato che immette acqua a getto continuo..!

Però le marchette si pagano e il Patria e Lavoro, alla faccia della Procura, di Dino Preziosi e del rispetto delle tradizioni cittadine, come per l'obbrobriosa occupazione di via De Gasperi e Di Pietro, da parte di D'Agostino, deve essere portata a termine, secondo il disegno di Gianduiotto che svende per 480 mila euro, un bene riattato alla modica cifra di un milione e settecentomila euro

è una follia, una mancanza di attenzione per l'intera Comunità, il disegno perverso di un'amministrazione che nutre idee inconfessabili...o tutte e tre le cose...?

È possibile, signor Procuratore, che Paolo Foti sia stato condannato a quattro mesi di reclusione per l'area inquinata di Piazza Castello, e il nostro Giangi che non solo è a conoscenza della presenza di rifiuti tossici nel sottosuolo di Campo Genova, ma utilizza perfino l'area per pratiche invasive, con il beneplacido di quell'ordine dei medici che vorrebbe approfittare della trastola Asilo Patria e Lavoro, sia ancora a piede libero...?

RDM

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