Dopo le luminarie cafonissime di Ferragosto, come avremmo potuto attenderci una miglioria da gente che non sa manco se il nero vada bene con il grigio...?
E quelle luci montate da qualche netturbino nell'ora di spacco, affidate senza gara, al solito amico dell'amico per la modica spesa di 39 mila e novecento euro, sui poveri alberi rimasti in Piazza Libertà, imperterrite vittime dello scempio gianfestiniano, hanno colpito l'immaginario dei soliti tifosi in crisi d'identità...!
Grottaminarda, Alta Irpinia...!
Queste illuminazioni per il Natale di qualche anno fa a Grottaminarda, sono un vero schiaffone alla sciatteria di una amministrazione, per la quale gli epiteti si sprecano su qualsiasi argomento si voglia trattare, e se un paese di provincia riesce a mortificare il Capoluogo, pensate il livello a cui siamo arrivati...!
Nessun controllo, nessuna mente sana al servizio della Città abbandonata nelle mani di Giangi e D'Agostino, e vedere una rotonda in Viale Italia sproporzionata e incapace di rendere libera la circolazione, specialmente di qualche mezzo da trasporto un pò più grande della media, ci lascia sempre più basiti.
Siamo immersi nell'illegalità più spregiudicata, e gli affezionati a Giangi ormai rimasti in pochi, sono il campanello d'allarme per questo sorridente guitto, che non paga le multe e perde tutti i giudizi in cui s'avventura, purtroppo rischiando i soldi del Comune.
Intanto vorremmo chiedere a Iacovacci, di evitare di prendersela con un muro di gomma, qual è Luongo, il ragazzotto di D'Agostino, perché chieda al suo patrocinatore, il pagamento dei debiti sul campo di calcio e fissi una nuova e più onerosa convenzione, ma di recarsi in Procura evitando così teatrini che servono solo a farsi leggere sui media...!
Un personaggio senza vergogna, conduce questa Città come fosse ubriaco tutto il giorno, e gli esempi che continua a dare quale rappresentante delle Istituzioni, dovrebbero bastare al Prefetto, se avesse a cuore il proprio ruolo di rappresentanza dello Stato, per commissariare il Comune.
Viene condannato e non paga le sanzioni personali, gli viene imposto il ripristino della segnaletica stradale o di restaurare l'area mercatale, e non ultimo la riapertura delle scuole che gli piaceva tanto, per fare il bastian contrario di De Luca;
ma oggi nonostante un ordine del Tar, eccolo sulle barricate che gioca come quel bambino nella canzone che canta a squarciagola da invasato, pronto a una nuova ordinanza di chiusura che pensa prescinda dalla legge,...mah...!
Bravo Giangi, avanti così, la fossa che ti stai scavando diventa sempre più profonda, e nonostante questo Prefetto o l'inutile sottosegretario all'Interno, presto qualcuno interverrà per porre fine allo scempio che malauguratamente, elettori in attesa di qualcosa, ti hanno regalato...!
RDM
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