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sabato 14 novembre 2020

Avellino: mai come in questi tempi, si sono succeduti tanti incapaci al potere...!

 


Il buon Arvonio, il Paggio Fernando al contrario che invece di sconfiggere i masnadieri, al telefono s'impressiona lasciando invalidare una gara d'appalto mai più ripetuta, dopo aver condiviso con Giangi pacchi di gelati, cornetti e serenate, gli fa causa, ovviamente come sindaco della Città, perché pretende ore straordinarie consumate nel 2017 da dirigente alle politiche abitative oltre al ruolo di comandante.

Sappiamo che regole non scritte o forse si, imporrebbero l'allontanamento di un dipendente che fa causa al Comune di appartenenza, come non vengono invitate aziende e ditte che abbiamo dei contenziosi in essere, con l'amministrazione.

Ma vorremmo chiedere all'ex tenente di Tufino, il paesino di tremila anime da cui proviene, se ricordi che per un anno, pur di restare al Comando della Polizia Municipale, facesse il cambio casacca in autostrada, diventando magicamente colonnello appena valicava i confini avellinesi, e in più, il Comune sopportava la sua presenza a mezzo e forse meno, servizio...!

Non sappiamo chi fossero i suoi santi protettori, ma oggi che è a pieno titolo il comandante della Polizia Municipale di un Capoluogo, venti volte più popoloso e sei per superficie del buco di provenienza, si permette di esigere ulteriori emolumenti...?

E allora, signore, le vorremmo chiedere se abbia raddoppiato le ore di lavoro giornaliere o semplicemente divise, invece, per ricoprire il doppio incarico: 

quante ore dedicava all'incarico aggiuntivo da dirigente, senza alcun risultato visto che la gente è ancora per strada, e se queste le sottraeva a quelle di comandante della Polizia Municipale, o  lavorava sedici ore...?

Anzi, vedendola uscire dal casello autostradale la mattina alle nove, e poi al bar prima d'incominciare il lavoro, ci chiediamo invece, quante ne debba quale ristoro, all'amministrazione che le paga lo stipendio...!

Ma lo zelo del comandante si ferma dinanzi agli abbruciamenti e alla consegna degli alloggi di quelle famose politiche abitative;

oltre a un controllo della sicurezza in Città a dir poco superficiale, il lavoro di questo dirigente non ci ha mai convinto, ma pare che l'arroganza del potere faccia superare qualsiasi critica e inefficienza.

Il covid, infatti, da problema lontano, piano piano si è impossessato della nostra libertà per l'incuria colpevole, di un sindaco che fa i video e racconta balle, autoincensandosi fastidiosamente, con le sue promesse mai realizzate.

Intanto siamo zona rossa e il dramma umano si rinnova per l'assoluta incompetenza di un governo d'improvvisati, che chiudendo e proibendo ritiene che per un effetto magico, tutto ritornerà nella normalità.

Un Presidente della Repubblica diverso, già da tempo, avrebbe sciolto il Parlamento e nominato un esecutivo di salute pubblica.

Purtroppo è figlio delle votazioni alle Camere incostituzionali che lo elessero, con quei duecentosessanta voti che non servirebbero a un candidato di provincia, per entrare nell'Assise comunale.

Vuole essere rieletto per i prossimi sette anni e quindi va bene così;

il nuovo Risorgimento del XXI secolo non ha le caratteristiche dell'originale, è il contrario e aborrisce quanto si era conquistato perché avvenisse l'unità e l'indipendenza del Paese.

La gente era innamorata e orgogliosa d'essere italiana, viveva di speranza e maturava nell'intimo sentimenti di rivalsa e sacrificio: 

oggi abbiamo al potere miserabili poveretti, di scarso intelletto e rispetto per la terra che gli ha donato i natali; 

principio di dolore e distruzione, con un animo vile e un atteggiamento di supina prostrazione alle Nazioni che vorrebbero fagocitarci:

come una nemesi perversa, il tutto si ripercuote a mò di domino sull'intero Stivale, e mentre i sani restano attomiti a subire, gli ultimi sguazzano felici, nel fango di una lucrosa ma umiliante dappocaggine...!

RDM

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