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lunedì 30 novembre 2020

Avellino: i danni che l'amministrazione ha provocato, li pagherà la Città che invece dorme e ancora plaude a un sindaco pericoloso...!

I magnifici tre: il sindaco, il Prefetto e Il presidente della Provincia...!

 

Il Prefetto Paola Spena sembra una castellana che ogni tanto ci bei della sua augusta presenza, solo e esclusivamente per donarci il piacere di poterlo raccontare ai nipoti...!

Il sindaco ne sta combinando di tutti i colori, e non ci rferiamo a quella ridicolaggine di strisce che ancora raccontano la sua propensione all'illegalità, ma la signora Spena dorme.

E se il povero Dino Preziosi, invero indolente, debba scrivere alla Procura e alla Corte dei Conti, quando un rappresentante di governo, minuscolo non a caso, è assente sul territorio, ha intuito che Gianduiotto dopo il delirio Campo Genova per spese di pavimentazioni ripetute, sondaggi privati e test farlocchi, debba dimettersi, pare che i colleghi consiglieri siano in eterno letargo invernale.

Ancora ieri, domenica pomeriggio, nonostante piovesse, in Città non si respirava; 
 
ormai questi signori abbruciatori d'eccellenza, hanno la licenza d'uccidere, e nessuno, Arvonio, li ferma.
 

Purtroppo gli inutili consiglieri di minoranza e maggioranza, non hanno alcun interesse per la Città e quindi non fanno testa d'ariete con l'ex Dg Air, non salgono sui banchi dell'Assise per salvaguardare la salute dei propri cari che il Pm 10 ormai senza controllo, sta minando.

Non hanno alcuna idea da mutuare per dare un senso alla lotta covid, altro che mascherina e distanziamento;

 


l'aria è contaminata dalla veicolazione che le polveri sottili operano silenziosamente senza alcun ostacolo, e i trasporti provvedono a distribuirla equamente fra l'utenza che va a scuola, a lavoro e per qualsiasi tipo di spostamento.

Nessun torpedone in aggiunta, nessun ricovero in attesa dei bus, solo disagio e difficoltà, e se dovessero ricominciare le lezioni in presenza, la scuola diventerebbe il focolaio per eccellenza capace di rilasciare contagio a volontà nelle famiglie.

In questa strabiliante mattana, i mercatari si sono svegliati dal proprio squalificante torpore, e chissà, dopo qualche gargarismo, sono riusciti a sfregoliare l'ugola, per cantare uno stonato e tardivo disappunto.

Pagheremo anche la bestialità del mercato, e visto che le alienazioni che tanta esaltazione avevano regalato al nostro amato Giangi, sono andate a farsi friggere, pensiamo che il sorriso incomincerà a venir meno, specialmente per i cittadini, purtroppo...!

RDM

 

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