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martedì 13 ottobre 2020

Avellino: cambiare l'Avellinese non è "arte legia"...!

         Stefano Luongo, primo da sinistra, non indossa la mascherina di protezione...!

 

Ci sarebbe piaciuto che il fresco consigliere regionale Livio Petitto, noto appassionato di animali, eletto per un'arrogante decisione del Pd di non volerlo ammettere nella propria lista, invece di prendere il caffè con il primo cittadino di Mercogliano D'Alessio, lo avesse redarguito per il canile lager che gestisce, fottendosene dei maltrattamenti che subiscono i poveri quattrozampe.

Quel Partito Animalista insieme alla lista del sindaco di Avellino, in quanto inesistenti, hanno fatto scattare la possibilità di un consigliere, proprio come è capitato all'ex sindaco Ciampi; 

ma gli animalisti d'antan, non si sono preoccupati di rendersi conto, magari con un preaffido, se veramente Livio Petitto fosse amante degli animali, a noi ovviamente pecularietà sconosciuta.

No signori, i due godevano della vittoria e si organizzavano perchè questo sindaco ininfluente del paesotto alle pendici del Partenio, si candidasse alle prossime provinciali e vincere la mano di poker con un tris perfetto: 

Comune Capoluogo, Regione e Provincia, alla faccia degli autistici, degli alloggi, degli abbruciamenti e la vergogna di un canile che andrebbe sepolto per lo schifo che produce...!

Ma conosciamo i personaggi, sepolcri imbiancati che nascondono quello che valgono, al di là delle cravatte e i vestitini eleganti, e se Giangi prevarica Assise e Consiglio con quella grandigia che lo rappresenta, D'Alessio e Petitto ieri mattina, sembravano due gattoni che tenevano sotto le zampe la coda del povero topo, la gente, pronti a farne un sol boccone...!

In Città, intanto, Stefano Luongo, l'assessore imposto da Angelo Antonio da Montefalcione, ormai evidentemente plagiato dai suoi protettori, immagina che il covid sia patologia riservata ai poveri e a quelli che non godano del potere, per cui in un'aula dove rappresenta l'istituzione, alla pari del suo più alto riferimento, si mostrava enfaticamente, privo di protezione respiratoria.

Pensate, Avellinesi, che uno così pur crescendo e diventando adulto, potrebbe mai migliorare e incominciare a pensare che Il Casino del Principe non sia un'opportunità per farsi i cazzi propri insieme agli amichetti, ma un monumento pubblico importante, che andrebbe rispettato e onorato...?

Purtroppo parliamo di uno per descriverne cento, e l'abbiamo visto con i cinquestelle, quanto poco sia bastato perché si accatastassero tra auto blu e prebende d'ogni genere, oltre alla scena dittatoriale che stiamo vivendo da un pò di tempo a questa parte, con un governo d'impediti e incapaci...!

Beh, arrivano, chiedono, promettono e se ne vanno tra lo stupore di chi gli ha creduto, regalandogli un'opportunità per cambiare la propria vita a colpi di migliaia e migliaia di euro al mese, a for'ommuorto, come si dice a Parigi...e le serrande si abbassano, e il mercato sparisce, e le strade hanno buche e ondulazioni da paesotto di montagna abbandonato...!

RDM

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