Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

giovedì 22 ottobre 2020

Avellino: alla fine abbiamo il sindaco giusto per noi, il re dei parolai...!

 Il Sindaco Festa e Quelli che... non si possono vergognare - Orticalab.it

 Come dimenticare il guitto cantante che fece ridere l'Italia intera...!

Ritrovarsi a scrivere ogni giorno di quanto non funzioni in Città, e accorgersi che le Istituzioni se ne sbattano allegramente, senza che nessun intervento possa sradicarle dalla propria arrogante sonnolenza, embè, per la gioia del sindaco, di Arvonio e di chiunque abbia il benché minimo dovere a intervenire, ci assale un non so che di incoerente impotenza, che pure i media dovrebbero riuscire a debellare.

Purtroppo se magistratura e potere trovano altro a cui interessarsi, ogni denuncia, abuso e prevaricazione sono destinati all'oblio, e si sa, il popolo dimentica facilmente, poi nel caso specifico una promessa e un faremo e diremo, raccolgono ben più di un intervento effettuato e reale, sensibile alla critica che comunque non mancherebbe...!

Solo gente rispettosa e onesta riesce a percepire quale sia l'entità della vergogna di un primo cittadino che s'accompagni con uno come Angelo Antonio D'Agostino, fruitore e castigatore allo stesso tempo, delle attenzioni amministrative:

il tunnel eternamente in via di consegna e i marciapiedi scomparsi insieme a tanti alberi in via De Gasperi e Di Pietro...!

Ma dobbiamo stigmatizzare anche il comportamento degli animalisti alla bisogna di Palazzo di Città, che se ne impipano alla grande dei drammi a quattro zampe;

ogni giorno miserabili odiatori provocano senza tema, nuove gratuite violenze ai randagi, visto che immediatamente trovano terreno favorevole nell'amministrazione Giangi. 

Insensibile alle grida dei cittadini, non ultimo il tentativo d'aggressione che il sindaco ha effettuato contro quel Fabio di via Tedeschi, figuriamoci a quelle silenti di poveri animali sofferenti..!

Lo scorso marzo qualcuno ha chiamato i Vigili per liberarsi di una bellissima maremmana che viveva accudita dal presidente del circolo tiro a segno di Avellino.

Prontamente, lo zelo della cattiveria, il povero animale veniva trasferito nell'inferno di Brusciano, il canile chiuso più volte per maltrattamenti e inidoneità, che invece cambiando gestione con altri nominativi di comodo, è sempre lì pronto a vincere le gare con ribassi che non permettano una cura corretta del povero malcapitato.

E guarda caso, non è permesso ai volontari di andare a controllare o un'adozione, e spesso, Arvonio, trovare un cane trasferito in quel delirio, diventa difficile, anzi impossibile, perché la maggior parte dei casi o è appena fuggito o è improvvisamente morto per malattie incurabili...!

Beh. anche questa povera bestia è scomparsa per sempre, il maremmano soffriva di leishmaniosi, secondo quei bravi imprenditori della tortura...Arvonio...!

Vorremmo riportare un articolo di La Repubblica che si interessò del problema randagismo, anche se sappiamo che non lambirà la  coscienza di nessuno che sieda in Consiglio comunale.

RDM

La lobby del randagismo

 La lobby del randagismo    


Uno studio svela che da una cagna abbandonata in sette anni si possono ricavare ben 67mila cuccioli. La soluzione per sconfiggere il sovraffollamento di cani ci sarebbe. 

E' semplice, efficace ed è prevista dalla legge: la sterilizzazione degli animali. 

Ma né i Comuni né le Asl l'hanno applicata. 

Si preferisce creare migliaia di canili che hanno un costo enorme per la comunità, non risolvono il problema e finiscono per aggravarlo. 

In nome del denaro che favorisce un po' tutti, dal pubblico al privato, passando per le pseudoassociazioni intitolate genericamente  amici degli animali

Un dossier denuncia il malaffare e svela chi e come ci guadagna. 

La lotta ad accaparrarsi la gestione di canili e rifugi in convenzione, finanziati con fondi pubblici, è senza quartiere, e c'è chi oggi denuncia vizi nelle gare d'appalto. 

I soldi sono parecchi, stanziati perlopiù dalle amministrazioni locali: 

fino a pochi anni fa comunità montane, unioni dei comuni e associazioni protezionistiche ricevevano cifre importanti anche dal ministero della Salute (nel triennio 91-93 stanziava cinque miliardi di lire, trasformati in cinque milioni di euro fra il 2005 e il 2010) nel 2014 ridotte al simbolico importo globale di trecentomila euro.

Nessun commento:

Posta un commento