Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

lunedì 3 agosto 2020

Avellino: una città senza dignità, svende la propria anima a ogni angolo di strada...!

Massimo Passaro lo ricordiamo quando appena laureato, viaggiava con una borsa piena di documenti e parlava di quanto non funzionasse in Città.

Il viso pulito di un giovanotto poco più che ventenne, ci intratteneva con le sue tesi, le aspirazioni di sviluppo del territorio, e lo guardavamo ammirati..! 

Ci chiedevamo come mai esistesse una persona così appassionata, forse esageratamente illusa che qualcosa potesse cambiare, ma il sorriso e il calore espressivo che ci commuoveva, al tempo stesso ci esaltava.

Lo abbiamo ritrovato dopo tanti anni, uguale a se stesso per il sorriso e l'enorme entusiasmo che non l'ha mai abbandonato.

Abituati da sempre con i vari De Mita, Mancino o Gargani e derivati, sappiamo che il politico di razza, quello che si attribuisce da solo meriti e riconoscimenti, può perfino indire corsi di cultura della gestione del potere.

Badate bene che il pensiero di cui straparla il Ciriaco da Nusco, Dè Giamvilla città, è attento esclusivamente alla campagna elettorale che si esplica raccattando consensi e solo quelli, nella Sanità e fra gli ordini professionali...fine del grande uomo di Stato di cui tanti si riempiono la bocca, senza capire di che parlino...!

Il servizio alle Comunità diventa un argomento da sviluppare a chiacchiere per imbastire filippiche a sfondo morale e intellettuale, che nulla dicono ma impressionano i poveri di spirito che vanno ad ascoltarli, già sicuri che quanto udiranno, sarà certo qualcosa di storico, beatamente appagati per aver partecipato a un evento che riporteranno i libri e gli archivi mondiali.

Di questa pochezza si cibano lor signori: 

una volta, ai tempi dei comizi, Ciriaco De Mita su di un palco circondato da mezza Avellino, dinanzi al Tribunale, asserì con forza e convinzione d'essere l'unica mente pensante della provincia...e giù applausi...!

L'avvocato, invece, ha preferito partire dal basso senza squilli di trombe e ammiratori indefessi, in sterile aspettativa di una promessa o qualche prebenda; 

Massimo ha tolto tempo e denaro alla professione che gli paga le bollette, per aiutare la Città, per dare voce a chi non l'ha mai avuta. 

E si sono avvicinate anime e menti, un gruppo di persone che lo sostiene da anni perché innamorate della pulizia intellettuale di questo eterno ragazzo.

Oggi qualcuno l'ha chiamato per chiedergli la cortesia di dare un volto onesto e ordinato a Forza Italia, un partito ormai in via di estinzione che nelle mani di troppi arroganti tromboni, ad Avellino ha rinunciato a tutto.


E allora i dinosauri che hanno gozzovigliato negli ultimi venti anni, si sono risentiti della scelta, uno schiaffo alla propria saccenteria fondata sul nulla, un'accusa chiara e incontrovertibile alla beata ignava inedia, che ha azzerato dirigenza e elettorato.

Viale Italia: 
per alloggiare una rotonda, pericolosa in zone 
altamente trafficate, hanno deturpato l'inimmaginabile e 
eliminato un fontanino storico e strategico, atto criminogeno, specialmente
in un'estate così torrida...!

Avellino è abituata a essere stuprata, i cittadini di un capoluogo martoriato, offeso e vituperato da miserabili che non hanno manco un grammo di buon gusto, vediamo lo scempio ultimo della piazzetta dinanzi alla Chiesa di San Ciro che certo se Don Michele Grella fosse ancora in vita, non avrebbe mai permesso,  accettano ogni cosa senza neanche capire bene che stia accadendo.

La prova provata sta in cinquant'anni di amministrazioni di sinistra, e dopo l'ultima fotiana che ci sembrava avesse raggiunto ormai il fondo di una Geenna biblica, il masochismo cronico di questa Città s'è inventata Giangi e Cipriano, le espressioni più inutili e pericolose che il panorama di personaggi da ultima fila, potesse offrire.

Il primo da circa vent'anni al Comune, ne sta combinando una dietro l'altra fra figure barbine e drammi in fieri, l'altro proveniente da una fuoriuscita dalla porta del Pd, dopo  un'allegra gestione del Gesulado che l'ha inviato a processo, ci rientra dalla finestra e anzi rappresentandolo quale capolista all'ultimo confronto elettorale...sic...!

Si capisce bene che l'elettorato avellinese subisca una patologia profonda, determinanta da anni e anni di fosco clientelismo mai abbandonato. 

Gente come l'avvocato Passaro e I cittadini in movimento, non avendo nulla da promettere o da offrire, se non una cultura d'onestà e di servizio agli altri, articolo sconosciuto, hanno potuto solo godere di una forte simpatia. 

Scontrandosi con l'assunzione all'Interpol o la svendita del patrimonio a prezzi stracciati, di qualche protagonista della pseudo politica cittadina, come potrebbe mai competere...?

Poi, quando ormai è tardi, arriva l'eliminazione del mercato, gli alloggi che continuano a essere una chimera e le tasse più care d'Italia, escluso per qualcuno; 

i monumenti sfregiati in mano ai barbari e la fame continua la propria corsa, senza che le Politiche sociali possano intervenire, perché il sindaco s'è messo di traverso con il direttore designato da un bando vinto.

Questa è la differenza fra chi promette, a discapito di qualcuno, e chi invece, senza farsi debiti con la bocca, agisce premiando l'intera Comunità, senza particolarismi e simpatie: 

ma lo sappiamo, alla fin fine è il cazzismo che comanda...!


RDM




Nessun commento:

Posta un commento