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giovedì 20 agosto 2020

Avellino, piccola arteria di un sistema malato...!

DE LUCA A NAPOLI E CALDORO A SALERNO - Agropoli News
Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro, sembrano fratelli separati dalla nascita: 
due figure gesuitiche di cui è difficile fidarsi...!

Si è scatenato il demonio che alberga nel cuore della politica da quattro soldi, che in questi giorni si sta impegnando per fare del proprio peggio.

Ciriaco De Mita sempre in sella, sta conducendo una compravendita di posti al sole ansiosa, non riesce infatti, a trovare spazi per un accreditamento con De Luca, che lo collochi in qualche misura, in posizione atta a determinare la riconoscenza del governatore uscente che tutti pensano ormai pronto al raddoppio dell'esperienza.


Il problema del sindaco di Nusco sta nella sua discesa vertiginosa nella considerazione, e l'abbiamo visto con Renzi che non ci ha pensato due volte a dirgli di no, dinanzi alle richieste, e nella scarsissima personalità del nipote ologramma, utile a rappresentare fisicamente un Ciriaco in profondo debito col tempo.



Alla fine il povero ex Presidente del Consiglio si dovrà accontentare di una lista civica napoletana, Fare Democratico, per avere qualche frenzola 'e speranza di piazzare Giuseppe in Regione: 

delle Camere ormai, non se ne parla più...!

Se De Mita ha i suoi problemi, non ne parliamo di Gargani che vorrebbe tracciare un segno tangibile, inventandosi ancora una volta lo stantio Udc ex Ciriaco, che non ha manco più il voto di Casini, abbandonando Forza Italia, altro zombie in cerca d'autore.

Livio Petitto intanto, ha due seri dilemmi che l'hanno relegato in un Limbo sconosciuto dal quale non sembra poter uscire vincitore: 

nessuno se lo fila, non serve, non è credibile e nè spendibile, e la vicinanza con il sindaco di Avellino che gli tiri la volata inoltre, lo penalizza severamente col Pd.

Avellino è diventata la cenerentola della regione, tanti capobastone creatisi dal nulla, per un trito d'arroganza e saccenteria che li gonfia come mongolfiere, destinati purtroppo per loro, a un misero epilogo.

La destra nostrana, si sa, è stata distrutta negli anni dalla gestione di Cosimo Sibilia, che si sente anche offeso dall'intraprendente Martusciello;

questo dirigente napoletano cresciuto d'ufficio per il solo fatto d'essere Mediolanum, s'è accorto del momento favorevole, e ha messo il cappello sulla situazione. 

Oggi Sibilia, dopo aver fatto i capricci, s'è accorto che non conta un tubo senza quel minimo di potere che gli dava l'appartenenza a una organizzazione di respiro nazionale, e forse fingendo di cedere per il bene di questo e quello, per un grande senso di responsabilità, amore per il partito e tutte le solite stronzate del caso, farà il figliol prodigo...!

Insomma una Città imbarazzante, l'amministrazione la conosciamo, è quella di un sindaco che fa delle promesse e le bugie, la propria stella cometa, Irpinia Ambiente lascia sempre gli addetti senza stipendio nonostante il suo Ad Masucci, pensi d'essere un mago, e l'Alto Calore continua a esistere affogato dai debiti, mentre Ciarcia invece di lasciare, si candida perfino alle regionali.

RDM

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