La notte dei lunghi coltelli vide l'eliminazione degli ostacoli fatti di parole, idee, fede...!
Le liste di Enzo De Luca sono piene di transfughi, saltatori della quaglia e personaggi impegolati a varia misura con mafia e camorra.
Armando De Rosa arrestato un paio di volte negli anni '80 si aggiunge ai rinnovatori che rispondono al nome di Ciriaco De Mita, Clemente Mastella, Cirino Pomicino, Giulio Di Donato o Nick o merecano Cosentino, che fanno da contorno a Cosimo Amente, il figlio di Antonio, discusso sindaco di Melito...!
I magnifici elettori in odore di camorra di Sant'Antimo, appoggiavano un ingegnere che doveva servire a fare da tramite con le assunzioni clientelari, ma purtroppo è stato arrestato dall'Antimafia.
E ancora sempre da Sant'Antimo, c'è il figlio d'arte Domenico, dell'ex sindaco Aurelio che ha perso il Comune per condizionamento mafioso, e Carmine Mocerino con la moglie agli arresti domiciliari;
solo qualche esempio di come si tenti in continuazione di inserire elementi, magari incensurati professionisti, che dovranno provvedere dal di dentro, a imbastire situazioni favorevoli ai meritevoli...!
A nostro avviso chiunque abbia avuto a che fare con la giustizia in linea diretta o no, deve stare fuori dagli ambienti politici, senza farne un dramma, basti considerarsi vittime di un incidente stradale, e senza una gamba non si possono fare i 100 metri in nove secondi e nove...!
Mah, l'epurazione che ordinò Adolf Hitler in quella notte denominata dei lunghi coltelli, è niente al confronto di quanto si perpetri giorno per giorno, anno per anno in danno della morale e del servizio alla società;
è stato offeso il diritto e seviziata la legge, ma nessuno se ne accorge, la gente s'è sporcata la coscienza tante e tali volte che ormai parlare di giustizia, pulizia, ordine, diventa il metro degli sfigati.
E se Nicola Giordano cerca di spiegare di come sia lapalissianamente intuibile, che un contratto gestito dal sindaco in privato, ha lati oscuri e scarsità d'interesse per la Comunità, sembra un'inutile perdita di tempo.
Avellino bada alle luci e alle noccioline, plaude un sindaco lontano dalla Città che crea disagi e danni economici, che ignora il dolore dei poveri e delle famiglie dei bimbi autistici, che apre cessi inutilizzabili e sfregia piazze e marciapiedi.
Questa è la terra dell'inutile e dell'imbroglio, dove persone indegne comandano un popolo di belanti ignoranti mai capaci di una crescita, al di là delle lauree o di altisonanti titoli, piccoli esseri volgari guidati da un voglia suprema di emergere prevaricando, mai per un'ansia di malinconica aspettativa di spiritualità.
RDM
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