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martedì 11 agosto 2020

Avellino guarda le luci e i fuochi, il torrone e le noccioline, il tutto guarnito da una profonda clientela...!

30 giugno 1934 - La notte dei lunghi coltelli: l'inizio della fine
La notte dei lunghi coltelli vide l'eliminazione degli ostacoli fatti di parole, idee, fede...!

Le liste di Enzo De Luca sono piene di transfughi, saltatori della quaglia e personaggi impegolati a varia misura con mafia e camorra.

Armando De Rosa arrestato un paio di volte negli anni '80 si aggiunge ai rinnovatori che rispondono al nome di Ciriaco De Mita, Clemente Mastella, Cirino Pomicino, Giulio Di Donato o Nick o merecano Cosentino, che fanno da contorno a Cosimo Amente, il figlio di Antonio, discusso sindaco di Melito...!

I magnifici elettori in odore di camorra di Sant'Antimo, appoggiavano un ingegnere che doveva servire a fare da tramite con le assunzioni clientelari, ma purtroppo è stato arrestato dall'Antimafia.

E ancora sempre da Sant'Antimo, c'è il figlio d'arte Domenico, dell'ex sindaco Aurelio che ha perso il Comune per condizionamento mafioso, e Carmine Mocerino con la moglie agli arresti domiciliari;

solo qualche esempio di come si tenti in continuazione di inserire elementi, magari incensurati professionisti, che dovranno provvedere dal di dentro, a imbastire situazioni favorevoli ai meritevoli...!

A nostro avviso chiunque abbia avuto a che fare con la giustizia in linea diretta o no, deve stare fuori dagli ambienti politici, senza farne un dramma, basti considerarsi vittime di un incidente stradale, e senza una gamba non si possono fare i 100 metri in nove secondi e nove...!

Mah, l'epurazione che ordinò Adolf Hitler in quella notte denominata dei lunghi coltelli, è niente al confronto di quanto si perpetri giorno per giorno, anno per anno in danno della morale e del servizio alla società; 

è stato offeso il diritto e seviziata la legge, ma nessuno se ne accorge, la gente s'è sporcata la coscienza tante e tali volte che ormai parlare di giustizia, pulizia, ordine, diventa il metro degli sfigati. 


Avellino. Giordano accusa: fondi per lavori al teatro spesi per le ...E se Nicola Giordano cerca di spiegare di come sia lapalissianamente intuibile, che un contratto gestito dal sindaco in privato, ha lati oscuri e scarsità d'interesse per la Comunità, sembra un'inutile perdita di tempo.

Avellino bada alle luci e alle noccioline, plaude un sindaco lontano dalla Città che crea disagi e danni economici, che ignora il dolore dei poveri e delle famiglie dei bimbi autistici, che apre cessi inutilizzabili e sfregia piazze e marciapiedi.

Questa è la terra dell'inutile e dell'imbroglio, dove persone indegne comandano un popolo di belanti ignoranti mai capaci di una crescita, al di là delle lauree o di altisonanti titoli, piccoli esseri volgari guidati da un voglia suprema di emergere prevaricando, mai per un'ansia di malinconica aspettativa di spiritualità.

RDM

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