Giangi a Terni, felice di respirare la stessa aria di D'Agostino...!
Se fossimo in Francia un sindaco così, si sarebbe trovato sotto casa qualche migliaio di facinorosi, pronti a fargli pagare caro gli esborsi che graveranno sui risparmi degli Avellinesi, ma si sa abbiamo la pecora nello stendardo della Città.
Non è importante per un popolo di ovini, vedere il proprio rappresentante eletto, quale cicisbeo di un prenditore che comandi e arraffi a quattro mani.
Una regola comunale impone di non invitare più alla partecipazione a gare d'appalto o d'incarico, un'azienda o un professionista che abbia avuto controversie con l'amministrazione.
Nel caso, il sindaco non solo non impone a questo signore di ripristinare i luoghi di cui s'è appropriato in via De Gasperi e Di Pietro, e gli alberi ormai tagliati non potranno certo essere restituiti, ma lo vediamo fare da cavalier servente, con una cortigianeria oltraggiosa per la sua dignità e per Avellino.
Chi è rimasto in trincea a difendere la Postazione alquanto debole invero, se non due o tre voci, mentre tutto precipita per un arrogante disegno che pare importi a pochi..?
Ci chiediamo:
Arvonio non dovrebbe
sovrintendere agli abusi e alla sicurezza...?
Embè, un invalido, un anziano
o una mamma con carrozzina,
come fa a passare...Arvonio...?
Ogni tanto leggiamo sui social, di persone che soffrono il disagio imposto dal sindaco, di spostare i bus in una zona difficile da raggiungere, o di commercianti che straparlano ma non agiscono, e di abusi che pare non facciano breccia nelle stanze della roccaforte prefettizia o nella testa della solita opposizione.
Questi signori sono spariti, e se mai si siano messi in evidenza dinanzi alle problematiche che descriviamo quotidianamente, improvvisamente fanno capolino dal buco in cui hanno trascorso il proprio letargo.
Ricordiamo le richieste inevase fatte a Vincenzo Ciampi, un eroe che per rispettare fino alla morte un'ideologia poi scoperta vacua, non volle nominare assessori i segnalati da Preziosi o Cipriano, perdendo il Comune.
Oggi leggiamo fra le righe, dichiarazioni inerenti a patti non mantenuti, con uguale acredine opposta all'ex sindaco che inopinatamente, riuscì a fare il culo alla boria di un territorio governato da cinquant'anni sempre dagli stessi.
Auto sui marciapiedi, e asfalto a croce:
enjoi ad Avellino...!
E ci riavvolgiamo nelle spire delle solite logiche di fatti e fattarielli personali, mentre il resto muore tutt'intorno:
non c'è risparmio se si devono soddisfare i temi di un progetto atto al vituperio di una Comunità silente, e per questo ancora più vile, ma l'asfalto si fa a strisce e le strisce diventano asfalto, pè sparaggnà...!
Campo Genova, un'area inidonea a supportare il parcheggio dell'utenza, e via di transito di un traffico elevato e aggravato dalle ambulanze che devono raggiungere la limitrofa Città Ospedaliera, è diventato Forte Alamo per i due tutori della legge al contrario, Giangi e Arvonio...!
Il Parco D'Agostino
che ha rubato strade e marciapiedi...!
Spendere poi tanto denaro senza la certezza di un risultato è criminale, ma continuare ad oltranza dopo aver abolito il deposito dei rifiuti ingombranti, lasciando la gente allibita seppur supina, diventa diabolico, sindaco...!
È possibile che nessuno s'accorga dell'abnorme truffa in itinere, per favorire il presidente di tutto inventato dal concittadino ex senatore, di Montefalcione...?
Come mai il Prefetto non interviene, perché la Procura non intravede da fatti tanto eclatanti e paradossali, una probabile svendita della Res Publica...?
RDM
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