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giovedì 2 luglio 2020

Avellino: le istituzioni lavorano per se stesse, ma guai a rimarcarlo...!

Il gelato Algida arriva a casa ed è gratis: però mangiatelo presto ...
Giangi e Arvonio mentre facevano proprio, il dono dell'Algida...che bravi..!

Michele Arvonio invia segnali facilmente interpretabili, di cui prendiamo atto e ci piacerebbe che dopo le intenzioni, seguissero i fatti, comandante, perché potremmo chiarire nelle sedi opportune, che chi quereli non ha vinto come spesso si pensa, ma si espone a una denuncia per calunnia nel caso la prima istanza fosse archiviata.

Sia attento nel raccogliere le prove della diffamazione, perché il diritto di critica si concretizza nell'espressione di un giudizio o di un'opinione che, come tale, non può essere rigorosamente obiettiva.

Ove il giudice pervenga, attraverso l'esame globale del contesto espositivo, a qualificare quest'ultimo come prevalentemente valutativo, i limiti dell'esimente sono costituiti dalla rilevanza sociale dell'argomento e dalla correttezza di espressione.

Il diritto di critica, contemplato dall'art. 21 della Costituzione pertanto, ha per oggetto i fatti, che devono essere veri, e questo diritto può esprimersi in modo aspro, pungente, demolitore e feroce;

la diffamazione invece trascende gli accadimenti, per colpire la persona.

Lei, Arvonio, dopo aver manifestato la meraviglia e il sospetto, per l'immediatezza della risposta ministeriale sull'ennesima volgarità di quest'amministrazione, alla quale ha partecipato colpevolmente, ha asserito che pur sapendo che il Cds contempli strisce pedonali bianche, lei si definisce uno sperimentatore di nuovi colori..!

Beh, signore, lei non è autorizzato a sperimentare proprio niente, e se qualche sinistro dovesse avvenire sulla zona variopinta a lei cara, pensiamo che dovrebbe preoccuparsi di questo:

la sollecitudine ministeriale nel dichiarare illegittime e da rimuovere immediatamente, le paturnie colorate di un sindaco e un comandante attenti a tutto quanto sia dannoso o almeno improbabile, raccontano di un vaso ormai pieno, altro che complotti...!

In quest'anno continuiamo a vedere auto sui marciapiedi e in divieto, ma lei prepara un incartamento contro di noi; 

il Casino del Principe, un monumento dell'800 a pochi metri dal Comando di Pm contempla tristemente, la propria storia di abbandono, e manco un balcone viene chiuso, però si preoccupa di non venire criticato.

Gli abbruciamenti che fanno innalzare l'inquinamento atmosferico, dovrebbero essere materia sua, ma lei faceva serenate e distribuiva cornetti...!

È inutile continuare, signore, come tanti, lei si preoccupa di se stesso, noi della Città, e se come asserisce, segue attentamente il Bollettino, significa che se ne fotte tranquillamente, di quanto denunciamo per ragioni a noi sconosciute, ma forse potrebbe spiegarle a qualche Procuratore interessato.

RDM





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