Un'area di sgambamento per le deiezioni animali, esistente da anni e curata dai privati, la si intitola inverecondamente, a Maria Lidia De Rosa che si starà rivoltando nella tomba...!
Il Principe De Curtis, Totò, rispose a un barese in una delle sue scenette comiche, villico, ricordati, che sei sempre un ospite in Italia...e in effetti sembriamo i baresi del momento:
tutto quanto riteniamo sia fuori posto, di cattivo gusto o insopportabile, diventa un caposaldo delle scelte di quest'amministrazione di cafoni in mala fede.
Intitolare un'area di sgambamento in cui i cani fanno i propri bisogni, a Maria Lidia De Rosa, un gigante tra i veterinari avellinesi, per dedizione, amore e abnegazione verso ogni animale, lo troviamo offensivo e deprimente.
Ancora una volta questo sindaco zotico, non riesce a districarsi fra il bianco e il nero, il bello e il brutto, l'eleganza e la sciatteria, e continua a agire senza pensiero, seguendo l'onor di popolo che come si sa è una bestia contraria a ogni ragionamento.
Il canile più volte promesso da questo signore, fin dai tempi di Galasso, e ribadito con enfasi nelle sue farlocche linee programmatiche, sarebbe stato un riconoscimento serio, a un Veterinario che si è speso per tante famiglie e per i randagi della Città, fino alle ultime ore di vita, come sappiamo.
E risolvere il tutto con la stele intitolata, per accontentare il popolino ebete che ama applaudire e festeggiare, è l'ultima offesa che troviamo inutile commentare oltre, perché chi non ci arriva o è idiota o tifoso.
Angela Moretti
«...credo che sarebbe stata contenta se fosse stata creata una farmacia veterinaria comunale...mi è venuto come un flash...una farmacia comunale dove il veterinario visita, prende e somministra i farmaci dei quali l'animale ha bisogno pagando una franchigia...per i meno abbienti e che preveda anche interventi chirurgici e analisi di laboratorio proprio come per noi umani...»
Le persone intelligenti esistono ancora, per fortuna;
circondati da furbetti e grandi professori di violino, pensavamo che attacc'o ciuccio addò vò 'o padrone, la regola che si è imposta questo esempio sorridente di autovorevolezza nostrana, rimanesse quale ultima ragione d'esistenza.
I festeggiamenti, i botti, le serenate sotto i balconi con i pacchi di gelati e i cornetti, sono la quintessenza della presa per il culo atta a generare consenso, per il resto...e chi se ne fotte...?
La tragedia è che guardandosi intorno, ci si accorge che quasi la totalità di questa misera cittadina di provincia, la veda come lui;
applaude quando apre un cesso dopo sei anni di chiusura, ma non s'indigna se questo sia impraticabile, si rammarica per un attimo di un'area mercatale scomparsa, ma in fondo in fondo, qualcuno non pagava il nolo.
Insomma, non capire che i danni che questo signore produce li paghiamo noi al doppio, visto che già rispondiamo della polizza assicurativa da 150 mila euro che certo avrà una franchigia a carico nostro, è da disturbati superficiali e senza cervello.
E allora intuiamo come tutto sia concesso, qualsiasi stronzata, e Ugo Maggio, l'urologo trombato al Moscati per il posto da primario, ne è la prova.
Con l'Udc per un nuovo centro che comabatta il trasformismo. Non mi dimetto da presidente del consiglio comunale...!
Evidentemente per il Dottore, la parola trasformismo inaugurata dall'avveduto mazziniano Agostino De Pretis nell'800, non lo coinvolge, perché appartenere alla sinistra di Giangi, al Pd e poi alla destra di Gargani infarcita di becera Dc, significhi coerenza sfrenata, congruenza o logica linearità..!
Mah, siamo a testa in giù;
le cazzate diventano roba seria, come l'incontro con un Tajani che in vacanza a Fiuggi, viene raggiunto da un pulman di pellegrini nostrani poco abbienti, il povero Martusciello portabandiera, evidentemente, che secondo Tonino Aufiero da Pratola Serra, diventa preziosa occasione di confronto...!
Una manifestazione di sudditanza lecchina, che nulla produce vista la scampagnata di vile sussiego, si traduce con l'arte del non dire nulla, in confronto...!
Altri confronti all'orizzonte vanno da Antonia Ruggiero, appartenente alla classe dei Chi l'ha visto inventata di volta in volta dal padrino del momento, a Gargani che da Forza Italia passa all'Udc, o a casa dell'altra saltatrice in lungo Maria Elena Iaverone ex vice sindaco del Pd, e di chissà quanti altri coerentissimi cazzisti in lista d'attesa per un piatto di lenticchie di dorotea memoria...!
RDM
Condivido tutto, anche la punteggiatura. Maria Lidia merita azioni rivoluzionarie, o almeno ritenute tali nella nostra area. Un Pronto Soccorso veterinario, un ambulatorio di prima assistenza gratuito, o a costo contenutissimo, una casa famiglia per animali orfani/abbandonati. In una parola, un segnale di gratitudine vero, utile agli animali a cui ha dedicato la vita. Invece noi, beceri adepti del novello Faraone, abbiamo portato il suo nome nella...MERDA. Intitolare l'area di sgambamento alla Grande Maria Lidia De Rosa è il paradigma del degrado e ingratitudine della città Avellino...
RispondiElimina