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giovedì 9 luglio 2020

Avellino ormai svenduta, dorme sonni beati...mah...!


Via De Gasperi e alle spalle via Di Pietro, offese dall'arroganza di un «prenditore» e dalla sudditanza del sindaco... fino a quando l'Avellinese tollererà tanta strafottenza..?


“Per il tunnel lavoriamo per l’apertura alla fine di quest’anno, stessa cosa dicasi per piazza Castello. 

Lo stesso anche per il parcheggio del Mercatone. 

La data che abbiamo comunicato al Ministero per la Metropolitana leggera è, invece, il prossimo anno”.

Faremo, diremo e strabilieremo...uno squilibrato ragionerebbe diversamente da questo individuo falso come una banconota da seimila lire...?

Non sappiamo più come raccontare il malessere psichico del sindaco che intanto paghiamo tutti noi, eppure anche di fronte all'evidenza si trincera in una offensiva e insensata definizione di rosicopoli, per quella parte di città ormai determinante, che lo contesta.

Purtroppo non abbiamo un'opposizione che s'interessi della città, Jacovacci da buon sindacalista, si attacca a quanto possa ledere la propria autorevolezza, non ai veri bisogni che i cittadini devono subire ogni santo giorno, e quindi viene quasi alle mani, per una modifica statutaria  che darebbe più potere alla sua parte consiliare.

Il silenzio rumorosissimo dei colleghi di entrambe le zone in Assise poi, ci fa sospettare accordicchi e compravendite mercatali sottobanco, che solo chi fosse impantanato in simili giochetti di potere, potrebbe fingere di non vedere.

I bonus diventano nuova fonte preelettorale e vengono distribuiti a pochi intimi, proprio come i gelati, i cornetti e le buste della spesa;

e continuando di questo passo la città resta quell'obbrobrio che descriviamo, in cui topi, ratti e zoccole la fanno da padrone, come illustrano i tanti video postati sui social.

Gli alberi tagliati da D'agostino, chiediamo ancora a Peppo Negrone,  hanno avuto qualche malanno nascosto o un'amministrazione seria avrebbe potuto impedirlo...?

Perché non esistono, Negrone, verbali di agronomi, regolamente firmati, che autorizzino la distruzione di un patrimonio arboreo che tante altre realtà ci invidiano...?

È facile declassificare il valore delle cose a chiacchiere, senza uno straccio di prova;

la deriva intrapresa da questa amministrazione autoritaria, che ha escluso assessori, consiglieri e buon senso, deve essere fermata, ma pare che l'assenza colpevole delle Istituzioni, quelle che piacevano tanto all'ex Procuratore Cantelmo, fomenti ancor di più l'atteggiamento di un Giangi in crescita esponenziale di pericolosità...!

La gente dove vive, quali i suoi interessi, dove si deve arrivare perché incominci a urlare scendendo per strada al grido di basta...?   

Ci piacerebbe tanto che almeno gli abitanti del quartiere deturpato dal solito comando io di Montefalcione, battesse un colpo; 

ci piacerebbe che qualche giornalista si permettesse di chiedere al sindaco, dove voglia arrivare con la svendita della Città.

E quando riterrà di aver ripagato D'Agostino con i beni comunali, o quando vorrà intervenire la Procura per chiedere a questo signore se ha eliminato il mercato per favorire l'amico prenditore o ancora, perché ha permesso la riduzione a metà dello stradone per il Campo Sportivo...?

RDM 

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