Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

lunedì 13 luglio 2020

Avellino, governata da cafoni, non potrà mai risorgere...!

 
 Pensiamo che per il decoro di una città, questo schifo, a pochi metri dal Comando della Pm, dovrebbe essere immediatamente rimosso, ma evidentemente Arvonio è abituato così a Tufino...!

Chiediamo ai Vigili di far chiudere un balcone a Il Casino del Principe, e ne aprono due e pure il portone, e non capiamo quale sia il metro di valutazione perché si destini a uso privato un monumento antico e importante; 

e per il pannello sul marciapiede davanti alla pizzeria, ci pare giusto che ne abbiano aggiunti altri..!

Sarà il Covid o qualsiasi altra ragione, secondo la visione malata dell'amministrazione più sconquassata della Nazione, ma vorremmo difendere quell'immagine sempre più deturpata della Città che pare interessi poco.

Lo schifo enjoi di un sindaco che dà i numeri, si scontra con la triste realtà di un territorio che si presenta devastato agli occhi di chi entri da Atripalda: 

auto sui marciapiedi, strada dissestata, topi, luci fioche, ruderi dappertutto, e l'assenza cronica della Polizia Municipale.

Ma non finisce qui la vergogna di avellinesi o troppo stupidi o furbissimi, che non mancano un solo colpo tra contributi e sedi aggratise, come dicono a Cuneo: 

qualunque sia il momento, la contingenza o la disponibilità economica, annui nuncenefotte niente...!



L'inutile fondazione Guido Dorso non lascia l'osso e nonostante la volontà della Soprintendenza, non vuole dismettere la sede del Palazzo donato dalla famiglia De Conciliis diventato impropriamente, Casa della cultura Victor Hugo.

Non gli basta al presidente Sabino Cassese, l'enorme e ingiusto contributo di circa 50 mila euro annui, di cui non si capisce la ratio, ma vuole e esige l'importante luogo d'incontro; 

e ci pare giusto, i furbi non pagano e guadagnano, ma se dovessimo favorire un'associazione di volontariato effettivo che operi sul territorio con testimonianze e documentazione, non se ne parla.

Poi arriviamo all'Asl di una Morgante svampita, che non sa quel che accade a casa sua, come disse per specificare il suo metodo amministrativo;

si pagavano tutti, pure gente esterna come la commessa di Lioni Maria Giuseppa Grasso, che percepiva mensilmente una busta paga Asl di ben 7mila euro.

Beh, certo, Maria Morgante a un certo punto ha denunciato, quando il danno ormai ingente e difficile da nascondere, era diventato argomento di dissertazione, e noi non crediamo alla sua innocente insipienza amministrativa, ma se anche fosse, ha dimostrato di non essere all'altezza, e non solo per questo accadimento.

Pensate un pò, signori avellinesi, i nostri problemi hanno sempre la stessa medesima matrice, Nusco o Montefalcione:

dal primo paesotto nasce la candidatura del Direttore Asl, già commercialista della signora Anna Maria De Mita che affittava all'Aias, entrambi a processo per truffa, e da Montefalcione esce dal cilindro di Nicola Mancino, tal Angelo Antonio D'Agostino, ex imbianchino fino a qualche anno fa, oggi deus ex machina del Capoluogo.


Il tunnel, le strade ingoiate, il mercato, Campo Genova, area Cecchini, e via così fino alla squadra di calcio inconsistente che presto diventerà la nuova Atalanta, ha dichiarato il prenditore, fanno parte di un disegno perverso che il sindaco nella sua tenera testolina, cerca di realizzare spudoratamente.

Noi riteniamo che ne abbia fatte tante e tali, che solo una magistratura cieca e asfittica non potrebbe notare, e che quando riterrà di chiedere al signor Festivallo, che ne abbia fatto del denaro di capitoli diversi, utilizzato per i propri scopi, e quali siano le ragioni, potrebbe essere cosa buona e giusta...!

RDM





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