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lunedì 22 giugno 2020

Il film Avellino ha un nuovo titolo: terra di paura...!


Don Claudio Visconti è stato direttore della Caritas di Bergamo, e come tanti suoi colleghi, si è interessato attivamente dei poveri clandestini che i cattivoni, memori dell'innalzamento del tasso di criminalità e
di offesa al decoro delle città, avrebbero preferito a casa propria.


Un affare troppo ghiotto per lasciarlo ad altri, e infatti il buon parroco non si è tirato indietro quando si è trattato di gonfiare le spese; 

carlo mele Lab TV
e come tentiamo di spiegare da tempo, raccontando del direttore Caritas Avellino, Carlo Mele, abilissimo a spendere senza mai rendicontare, la nostra potrebbe essere la descrizione di una punta d'iceberg mai svelata.


Il collega bergamasco di Mele è indagato per associazione a delinquere per truffa aggravata, turbativa d'asta, sfruttamento del lavoro e inadempimento di contratti di pubbliche forniture...mica pizza e fichi...!

E se il signor Mele non avesse nulla da nascondere, faccia una volta tanto, quello che sceglierebbe chiunque voglia rendere trasparente e lontano da facili eppur naturali, illazioni, il proprio operato: 

Social,un'inciviltà di maschere che si consuma nella menzogna - La ...purtroppo questo personaggio continua a indossare la maschera del nulla che il relativismo spiega quale ordine imperante di una colloidale cultura media, o forse incultura, capace di dire niente nascondendo il tutto...! 

I valori equiparati ormai in una melassa facilmente digeribile, smussano le contraddizioni nascoste da un disarmante livellamento del pensiero, capace di soggiacere all'ordine imperante: 

ogni scandalo e follia diventa perciò atto proponibile, basta l'imposizione convinta dettata da un potere amorale, prevaricatore di ogni rispetto.

Maria Teresa Brigliadoro, 
Dirigente Convitto Nazionale Pietro Colletta...!
Chiusano, cerimonia di premiazione per il concorso “Premio Maria ...
Cambiare un documento di valutazione per il Convitto Statale Pietro Colletta di Avellino, diventa atto dovuto ma per se stessi, per quella boria innata che alcuni personaggi della sinistra, coltivano dentro, immaginando un mondo irreale che prescinda dall'essere umano.

E se vieppiù, si tratti di adolescenti, quella fascia d'età di transizione da infanzia a età adulta, difficile e pericolosa per la formazione corretta della personalità, troviamo criminale cambiare una valutazione costata sacrifici e tensioni nella mente facilmente adulterabile, di una ragazzina.

Non c'è errore da correggere signori esaminatori, se non quello di avervi nominato tali;



inviare un messaggio che definiamo minatorio, sui cellulari di giovanetti ormai festeggianti la propria promozione, perché qualche idiota non ha saputo essere professionale, lo troviamo estremamente scorretto e sanzionabile.

Il dirigente scolastico del Convitto Statale Pietro Colletta, Maria Teresa Brigliadoro, torni a scuola e lasci il posto a chi sappia condurre correttamente, un Istituto storico che ha connotato Avellino degna del proprio ruolo di Città Capoluogo di Provincia.

Nato nel 1831, passato da Collegio Reale a Regio Liceo, e che trent'anni dopo, era il 1861, diveniva Regio Liceo Ginnasio e Convitto Nazionale, ha donato un immagine alla Città, di severo rispetto della legge e del diritto.

Abbiamo scritto spesso che Avellino è una terra da rifondare, raccomandati e parenti formano la classe dirigente insulsa e insopportabile che si esprime, dà pagelle e voti senza averne donde.

Massimo Passaro è l'eccezione che conferma la regola e pure impegnandoci, non riusciamo a trovare altro nel panorama grigio e untuoso che ci si presenta: 

giornalisti, impiegati, dirigenti e via così, godono del padrino di turno senza pudore, salvo ergersi improvvisamente a censori del costume e della morale...degli
altri, però...!

Questo nuovo coordinatore di Forza Italia è stato scelto per la sua storia che lo inserisce di diritto, tra quelle pochissime persone pulite e capaci di scardinare concetti laceri e obsoleti che tutti conoscono, e che magari tentano scaramanticamente, di allontanare per non riconoscersi guardandosi  nello specchio della vergogna.

RDM




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