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mercoledì 17 giugno 2020

Avellino: Massimo Passaro coordinatore di Forza Italia è un bel segnale in una città devastata...!

L'immagine può contenere: Massimo Passaro, con sorriso


Massimo Passaro è il coordinatore di Forza Italia ad Avellino e dobbiamo riconoscere in un partito che da anni nelle mani di Cosimo Sibilia, ha perso pezzi fino ad azzerarsi, una grande voglia di rinnovamento scegliendo l'Avvocato.

Appassionato come pochi di politica, quella legata al significato che il greco antico definiva politiché, il cittadino che s'interessava della città, l'idea di tentare una rinascita orgogliosa, di una formazione che ha determinato la storia del Paese negli ultimi venticinque anni, con una persona mai compromessa o chiacchierata, è stata una bella mossa.

Tanti papabili sono rimasti disturbati dalla fine di una possibilità che pure avvertivano di propria esclusiva competenza, eppure a volte anche l'onesta dedizione al bene comune, paga...!

Il lavoro sarà monumentale per la strafottenza che ha contraddistinto l'ex coordinatore Sibilia, e di ogni adepto che ha vissuto di rendita p'o cocco ammunnato e bbuono che il buon Silvio ha dispensato dappertutto..!

I Cittadini in Movimento, la famosa azione di disturbo agli abusi e all'incapacità delle amministrazioni, dovrà fare a meno del proprio fondatore che certo vorrà apportare anche in questa nuova esperienza, la filosofia di correttezza e di rispetto da sempre mostrata: 

lo lasceranno fare?...beh, staremo a vedere...!

La città è una cloaca a cielo aperto in cui un sindaco lasciato solo al comando, opera in funzione di un imprenditore prenditore che da qualche anno sta allargando sempre più i tentacoli su diverse zone.

L'appropriazione indebita, di strade e marciapiedi con annessa distruzione di alberi comunali, non è stata spiegata a una terra sottomessa che ancora subisce senza inorridirsi.

La storia del Mercato è di una gravità così intollerabile che solo una Comunità abituata ad essere stuprata, avrebbe potuto ottundere;

i suoi miserabili risvolti, hanno risvegliato tristi ricordi che l'ex sindaco Foti ci ha lasciato in eredità.

Non pensavamo che qualcuno avrebbe potuto mai superare in disamministrazione «l'uomo tutto d'un pezzo, con la schiena dritta e onesto tre volte...», tant'è che ha una decina di processi sul groppone.

Intanto il Gesualdo resta chiuso perché i campioni del Teatro Pubblico Campano, quelli che prendevano cinquantamila euro annui senza resoconto, da Cipriano, hanno sbaraccato per fine contratto portandosi via anche le chiavi.

Una città sbandata non avrebbe potuto avere altri esiti nella propria vita amministrativa, e ogni voce fa acqua da ogni parte: 

il verde, le strade, la pulizia, la sosta agli incroci, sui marciapiedi, in divieto, in curva, sui dossi e nelle aree non delimitate dalle strisce blu, la filovia, il tunnel...però il sindaco continua a raccontare fregnacce e la vita, pur se infangata, continua tra un enjoi, uno smile e oggi anche uno smart...!

RDM

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