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giovedì 18 giugno 2020

Avellino dovrebbe essere rifondata...!

L'immagine può contenere: una o più persone, auto e spazio all'aperto


Ci chiediamo come mai tanti mezzi di comunicazione attenti al bambino che perde la bicicletta, abbiano bucato la notizia che finalmente dopo quasi trent'anni, il partito che ha governato il Paese dal 1994 fino a qualche anno fa, potrebbe tornare in città a rappresentarsi come un tempo.

Sarà per una cautela scaramantica non parlare di una probabile rinascita di Forza Italia, di un'opposizione vera che ci manca, e che potrebbe finalmente, cambiare almeno qualcosa in quest'eremo buio, che una politica da metodi camorristici ci impone da cinquant'anni.

Ormai si è perso il pudore e il senzo della misura, le strisce pedonali arlecchine ci raccontano un'amministrazione vacua, priva di buon gusto e di quel rispetto che la città, non questa, ma quella ricostruita dopo la guerra e i vari eventi sismici, avrebbe meritato.

Esiste un folto popolo di ragazzume e tifoserie che apprezza il sindaco con le sue uscite patologiche; 

e finanche quelle scorribande pericolose che stupidamente, da invasati senza pensiero, diventano nell'immaginario, una forma di rottura con il vecchiume, raccolgono consenso.

Invece, crediamo, che l'inutile si rappresenti proprio in quell'esibizionismo ridicolo fatto di urla e finta goduria, esaltata da droghe e ubriacature.

Manca la famiglia; 

il lavoro, quando c'é, assorbe l'interesse dei genitori che dopo una corsa al matrimonio o a qualsiasi unione di convivenza, pensano che i figli si governino da soli. 

Anzi, sono certi che possano sviluppare la propria dimensione di maturità, seguendo dinamiche autonome, magari suggerite dai comportamenti elencati o dagli esempi dell'amico scoppiato che ha capito tutto della vita...!

Gli esempi, scriviamo da tempo, sono quello che cambiano la personalità e traducono la realtà con declinazioni diverse, purtroppo non sempre migliori.

Come mai ci ritroviamo in quest'epoca determinata dalla clientela, con una carenza di valori e d'umanità che ormai solo pochi riescono a intravadere...?

La politica, quella di un tempo, aveva i suoi paletti al di là dei quali non era consentita l'esagerazione, e quando venivano oltrepassati, una morale seppur annacquata entrava in gioco e si faceva un passo indietro.

Si arrivava in Parlamento solo dopo aver percorso una strada lunga e farraginosa, che prevedesse una gavetta difficile, di scalinate che portassero ai vari piani, prima di giungere in terrazza.

Oggi non c'é tempo, dopo il triste esperimento grillesco, si è formata una generazione di incompetenti che non aspettano e né rispettano, perché capace di superare a piè pari ogni ostacolo, con la visione moderna di un Papa scelto tra i parroci di qualche paesino di montagna, scordato da Dio e dagli uomini.

Stiamo assistendo alla vergogna di un ministro della Giustizia strappato dal botteghino di una discoteca, che ha mandato a casa il fior fiore di mafiosi e camorristi, in un proscenio di viltà difficile da descrivere, senza battere ciglio, anzi con la benedizione dei media.

La magistratura afiliata alle correnti, si scopre dalle intercettazioni, ma lo si sapeva, è un'associazione a delinquere, salvando la pace dei magistrati veri che si sono immolati e lavorano per il rispetto delle Istituzioni e il bene del Paese.

E mentre si decide quale sia la strategia più idonea per insabbiare il tutto, s'inventano gli Stati Generali di medioevale memoria, nascondendosi a telecamere e giornalisti quasi fosse una setta segreta, ignorando che la gente non riesca a mettere il piatto a tavola mentre si trastullano a Villa Panphili.

E allora perché meravigliarci di Giangi che fa del proprio ruolo un video gioco, o che si tenti di far ignorare alla gente che una persona per bene, Massimo Passaro, possa invertire l'ordine  delle cose in una città disordinata da ogni  prospettiva, creando una novità politica che dia spazio alle regole e alla giustizia...?

RDM

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