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sabato 13 giugno 2020

Avellino: la Procura dovrebbe intervenire d'ufficio dinanzi a fatti eclatanti in odore di reato..!


Nell'era dell'amministrazione Galasso, la Regione Campania finanziò con 930 mila euro, l'adeguamento igienico sanitario oltre all'organizzazione strategica, l'area mercatale di Piazzale degli irpini.

Con quel milione circa, di cui si sono perse le tracce, i furbi amministratori fotiani, cominciarono i lavori di una rotonda di pochi euro per poter richiedere di volta in volta le somme che alla fine avrebbero formato l'intero finanziamento. 

Progetto approvato dalla Regione 
                 anno 2010

Ma non furono mai effettuati i bagni per il pubblico e gli operatori, le fontane telescopiche per ogni postazione, i dissuasori interrati, la garitta per la Polizia Municipale, gli scarichi fognari, gli impianti luminosi...niente è stato realizzato, e il denaro dov'è finito...?

Per quanto si sa, nessun bilancio ha fatto mai menzione di quel denaro, e se Paolo Foti ne dovrebbe rispondere, il nostro beneamato svoltatore smile ed enjoi, che era il vice di Galasso e un consigliere impegnatissimo con Foti, perché non ci illumina...?

Pronto a viaggiare con la valigia piena di documenti in quel della GdF, proprio sullo stradone che porta al Piazzale degli Irpini, il re del sorriso farebbe bene a spiegare l'arcano in qualità di ex presidente della Commissione ambiente.

Somme incassate indebitamente

Non solo Gianfestino dovrebbe risponderne, ma ogni consigliere e assessore che si è alternato in questi anni, passando da un Galasso a un Foti per poi arrivare ai giorni nostri: 

Cipriano per esempio, è sempre stato nel mazzo di carte, così come Negrone o Genovese...perché tacciono?

Questi campioni che hanno amministrato così bene e con tanta accurata amorevolezza, da ritornare in sella tra applausi e triccabballacche, come mai nicchiano..?

Beh, adesso che finalmente c'è stato un sopralluogo Asl dal quale la Morgante si teneva religiosamente a distanza, ordinato dal Tribunale Amministrativo, la Regione vorrà conoscere la rendicontazione dei 930 mila euro in fumus di truffa.

Quanta gente dovrà dirci qualcosa insieme al sindaco, che finora ha fatto il pesce in barile, pur essendo coinvolto scientemente e compiutamente in ogni fatto da protagonista?

Ha imbastito una situazione vergognosa che ora gli si è ritorta contro, e se il mercato non si farà la colpa è sua e di tutti gli attori che hanno contribuito alla miseria di questa vicenda: 

i soldi, Giangi, dove sono...?

La città è vittima di un'imbarazzante amministrazione giusta continuazione di un andazzo vergognoso di cui scriviamo; 

le persone si rammaricano se stigmatizziamo gli abusi perché abituate a razzolare nel letame, non sanno che significhi vivere correttamente, con rispetto delle regole, della legge e delle Istituzioni.

Il Casino del Principe 
a pochi metri dal 
Comando della Pm:
nessuno, ha tempo per 
interessarsi di chiudere 
un balcone...?

Arvonio distratto, sordo e strafottente se ne frega delle nostre denunce, e un monumento importante qual è Il Casino del Principe, sopporta l'incultura e la miseria di una città che resta insensibile dinanzi alla superficiale attenzione che un edificio importante, datato 1591, costruito dal Principe Camillo Caracciolo, per la caccia e lo svago, dovrebbe destare.

RDM


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