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martedì 30 giugno 2020

Avellino: aspettiamo che l'Interno commissari il Comune, così è impossibile non precipitare nell'abisso più profondo...!

 
Ciro Picariello, Ordine Agronomi.

Scriviamo da tempo che se Arvonio avesse fatto il proprio dovere, bloccando gli abbruciamenti, forse avremmo risolto il problema sforamenti centraline Arpac;

non ci vuole un genio per capire che se durante la chiusura totale alla circolazione auto degli ultimi mesi, l'inquinamento non sia mai diminuito, anzi è aumentato, il problema doveva esistere altrove.

Ma lo sappiamo, abbiamo un sindaco cavalier servente di D'Agostino, e quindi che volete conti qualche tumore qui e là o l'incremento delle malattie respiratorie oltre a quelle già in atto?

Il dramma degli Avellinesi era il Mercato, l'isola ecologica e l'estrema facilità di salire su un pulman, mai la cippatura per sminuzzare i residui di potatura, il fogliame e tutto quanto è residuo, e le andane che disegnano il percorso del tagliato sul terreno, vere tecniche alternative all'abbruciamento che è evidentemente, molto più comodo ed economico.

Se poi c'è l'intoccabilità, diventa ulteriormente godurioso fottersene della legge, dei danni all'ambiente e alla gente;

ormai da quando è arrivato sul ponte di comando, Giangi ci sta abituando a eludere le regole e il buon gusto, che invero Foti aveva iniziato alla grande, infarcendo il tutto con qualche espressione da gran cafone: 

ma che volete, questo è Avellino.

Beh, si è mosso anche l'Ordine dei Dottori agronomi e forestali della Provincia per spiegare l'arcano ai tanti idioti che ci circondano, ma se fosse solo una carenza neuronale, lo capiremmo, purtroppo le ragioni stanno nel disegno criminale di approntare un progetto svendendo la città.

Le figuracce ormai non si contano: 

ieri è arrivata la multa del Ministero Infrastrutture per le strisce colorate che dovranno essere rimosse, e presto qualcosa accadrà per l'isola ecologica scomparsa.

Possibile che il migliore dei consiglieri che si sia speso per qualcosa, Iacovacci, abbia fermato il pensiero sui marciapiedi abusati da D'Agostino, per poi scomparire dopo la strafottente risposta del sindaco in pectore di Montefalcione, che non è arretrato di un millimetro...?

Ah, si, è ricomparso con un altro pensiero fondamentale: 

gli orari e la disponibilità del Campo Coni...embè...!

Ci chiediamo che c'entri Giangi con la visita all'Abate...!
 
Quindi ricapitolando, il sindaco invece di sanzionare e allontanare D'Agostino che abusa della Città, lo serve come il prete all'altare, e infatti poteva mancare a Montevergine e a Mercogliano nella foto col pollice rigorosamente in alto per ricordare a noi tutti, quali fenomenali risultati abbia riportato nella triste, lacera, spudorata e sputtanata gestione della res publica comunale...?

Tutti nuovamente «smascherati», 
anche Livio Petitto è nel gruppo: che c'entra...?

Poteva mancare che tutti fossero senza mascherina mentre si accalcavano l'uno sull'altro...?

Mah, la campagna elettorale fa perdere anche quell'ultimo straccio di dignità che forse alberga nell'animo di qualcuno, e dinanzi a un voto presumibilmente in più, che vuoi che importi se dimostri al mondo normale, quanto tu faccia schifo...?

RDM

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