La Corte dei Conti.
Il dottore Stefano La Verde è sempre stato un personaggio, e per le sue intemperanze Paolo Foti lo epurò con un semplice rimpasto.
Oggi, nuovamente consigliere Pd, si epura da solo dimettendosi da componente della VI Commissione, quella Cultura, forse perché questa si è insediata senza il suo consenso o per un Luca Cipriano presidente.
Ovviamente le ragioni vere non ha potuto raccontarle per l'alto grado d'infantilismo, e allora quale scusa migliore se non quella di prendersela pure lui, con il Sindaco?
Vincenzo Ciampi è autarchico, che si aggiunge all'incapacità, all'ignoranza amministrativa e alla violenza nel rapportarsi con quei gentiluomini della maggioranza.
Beh, autarchico è stato Giorgio Napolitano quando si è inventato quattro governi nazionali proprio con il suo Pd, e il Dottore rimanendo nel partito non sarà stato disturbato da tanta arrogante prevaricazione.
Ma vabbè, ormai siamo abituati alla mistificazione, e se La Verde vorrà firmare e poi votare la sfiducia, dovrà farsi bene i conti e andare a rivedere se intanto che è rimasto tra i banchi comunali la scorsa legislatura, abbia prodotto danni come gli altri colleghi dal ditino sempre alzato.
Il Commissario che sarebbe scelto da Carlo Sibilia, sottosegretario all'Interno, decreterebbe il fallimento e ogni consigliere cadrebbe sotto inchiesta della Procura e della Corte dei Conti.
L'abbiamo scritto più volte, e se questi signori tanto in gamba non conoscono la legge, vuol dire che oltre che inconsci masochisti sono anche ignoranti idioti.
Avranno dieci anni di tempo per rimuginare sulle proprie sventure e sulle minacce che hanno reiterato al divertito sindaco Ciampi.Le vele gireranno alla grande con le loro facce allibite e gli sguardi persi nel vuoto, e una processione di musicanti e danzatori produrranno canti e suoni, mentre gli avellinesi al loro passaggio batteranno le mani e fischieranno come matti.
Un bel momento di festa e finalmente saranno una volta per tutte fuori dai giochi...!
RDM
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