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venerdì 26 ottobre 2018

Avellino: sfiducia contro dissesto, chissà chi arriverà primo...!

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La Repubblica, e chi altri, se no...!

Caro Sindaco la situazione è fluida, Lei dichiarerà il dissesto e ogni
simil eroe da scranno comunale, dovrà misurarsi con la possibilità di incominciare a fare le valigie.


Vedrà che in Consiglio ci saranno tante defezioni, il cuor di leone di molti si squaglierà come neve al sole, l'avvicineranno perché interessati al Suo progetto di solidarietà, gli stessi che avvertono la presunta mortificazione che Lei e la Giunta abbiate operato in città.

Quindi fermare gli sfratti e di nuovo il Centro autistico, l'allargamento delle zone parcheggio, la produzione di nuove prospettive per gli ex parcheggiatori, e tutto quanto si stava realizzando per la città, è cosa buona e giusta, signori consiglieri...?

Ma veramente credete che la gente per quanto cazzista, non capisca Cipriano, Preziosi, Pizza e compagni che per fame di potere gettano la città nel caos?

Con Paolo Foti, mentre producevate quel danno enorme che oggi porterà al dissesto, vi sentivate a vostro agio...?

Beh, certo, ognuno aveva qualcosa, tutti potevano curare l'orticello, mentre il debito s'impennava..!

Le malformazioni ataviche che il Suo comandante, Sindaco, conosce alla perfezione, stanno generando, intanto,  purulente metastasi ormai inoperabili, e i personaggi che gridano vendetta, sono proprio quelli che le hanno permesse se non agevolate.

E mentre i signori del debito cercavano di accordarsi per produrre la mamma di tutte le infamie, Ciampi convinceva il delfino Morgante di Ciriaco De Mita a fare qualcosa di utile per la città, trasportando l'Asl nell'ex Moscati, con l'aiuto di Angelo Percopo, papà di Adriana, uno dei pochi consiglieri per bene rimasti nell'Assise comunale.

Sarebbe la prima volta che De Mita anche se obtorto collo, faccia qualcosa di buono per Avellino: 

forse è più vulnerabile in questo periodo di drammi familiari, mutuati dalle truffe che hanno messo a segno. 

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Ma comunque non c'è bisogno del nuscano per farci del male, modestamente provvediamo benissimo anche da soli, e come non encomiare quel Centro Sociale di Aiello del Sabato che ha trasmesso il film di Cremonini sulla morte di Stefano Cucchi, un eroe spacciatore, cacciato dalla famiglia e allontanato da quella sorella Ilaria, che oggi sfrutta vergognosamente un avvenimento drammatico.

La sua telefonata orchestrata dal Forum, ha donato perle di saggezza della futura candidata Pd a chi era lì; 

l'improvvisa e inedita giornalista inviata del Tg3, oggi sui media un giorno si e uno pure, è diventata la nuova madrina della sinistra che farà perdere, a nostro avviso, qualche altro voto al Pd.

Intanto anche Virginia Raggi, alla Roberto Fico, non si esime dalle cazzate.

Pare infatti, che voglia intitolare una strada a Roma a Stefano Cucchi, geometra drogato, più volte arrestato...! 

Un esempio da seguire e da instillare nelle future generazioni..!

RDM

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