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venerdì 21 settembre 2018

Avellino: quando si è marci dentro, si agogna lordura...!


Ci aspettavamo, ma neanche, che questo signore novantenne imparasse un pò di rispetto per gli altri, facesse autocritica e pensasse alla figurella Pizza e ai problemi penali di moglie e figlie che ha determinato con il fido Gerardo Bilotta.

Ma Ciriaco De Mita è fatto così, oltre a rimanere il più grande assenteista sindaco che la storia italiana ricordi, pensa di essere un unto dal Signore, e che i suoi pareri siano davvero intelligenti...!

Purtroppo per lui non è così, anche se tanti esseri non pensanti credano che abbiano incontrato il Messia. 

Il Sindaco di Avellino è una persona per bene che tenta di fare gli interessi della città, mentre De Mita e compagni, credono che la politica sia altro, prescinda da simili banalità esistenziali di una comunità, ma si debba interessare esclusivamente di potere, accordi sotto banco e 'nciarmi inconfessabili.

E infatti chiunque la pensi come il nuscano, non ha altra via dinanzi se non quella di tentare di riagguantare il potere che Ciampi inopinatamente gli ha sottratto.

Ormai i giochi erano fatti e gli accordi con questo e quello per una spartizione equa del territorio, improvvisamente sono stati disattesi per quattro stellati dell'ultim'ora.

Rabbia e rancore si sono sfidati generando una cattiveria da parte di lor signori, mai vista, e si sa, quando la mente non è lucida si va a castroneria su idiozia senza freni.

 
Preziosi, Arace, Giordano, o Petitto che ieri taggava Nargi per farle conoscere la vastità del pensiero esposto su facebook, è bene anche solo per una questione di buon gusto, che tacciano e leccandosi le ferite, si ricordino chi siano e da quali esperienze amministrative provengano.

Rispondendo per inciso all'ennesima caduta di stile, vorremmo ricordare a Petitto e Nargi che avrebbero dovuto in epoca Foti, prevedere e prolungare il rapporto con la ditta che fornisce le pietanze ai bambini, proprio come hanno fatto con aziende che evidentemente erano più corroboranti moralmente, mettiamola così.

Quindi andate dal notaio, dal fruttivendolo o dal barbiere, il fatto è che ve ne fottete di tutti e tutto, e la gente lo dovrà capire, e se pensate come quel grande Uomo di Stato  che continuate a leggere dopo cinquant'anni, ancora come una figura rappresentativa da seguire, beh sarebbe ora che vi toglieste dalle scatole, perché il cervello è un organo che oltre a riempire il cranio, dovrebbe anche servire il pensiero, attività, a quanto pare, sconosciuta ai più.

Ritornare alle urne farebbe bene a Vincenzo Ciampi, e tutti questi ansiosi che in due mesi hanno capito quanto non gli sia capitato negli ultimi venti o trent'anni, andranno a casa, a voglia di promesse di posti all'Interpol o al Ministero della Giustizia, la mannaia della Procura scenderà veloce e definitiva, e ogni vanagloria sarà cestinata.

Un pensiero ai due di Forza Italia che avevano dato l'assenso e ora vorrebbero toglierlo per ordine di partito, ma inventandosi logiche vomitevoli:

siete servi ma fate finta di no, aspettate qualcosa che non arriverà mai, e se pure, la vergogna vi accompagnerà sempre, ad ogni passo, e solo vermi della peggiore specie riusciranno a sopportarlo.

RDM

 

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