Avellino: fumi, pulizia, bilanci falsi, nessuno fa il proprio dovere, però si sfiducia chi non c'entra...!

Al Cretazzo brucia di tutto, anche pneumatici, e la Polizia Municipale dorme...! 

Avellino rischia ancora con l'inquinamento che sappiamo essere determinato da molte concause, di sforare i parametri permessi dalla legge.

A parte i problemi dei fumi prodotti dalle caldaie che presto andranno in funzione, c'è una produzione costante generata dalle industrie limitrofe, dagli abbruciamenti illegali che la Polizia Municipale ha ignorato nonostante le denunce, e dalle assurde isole pedonali che restringono una viabilità già inficiata dai parcheggi selvaggi che Arvonio non vede, evidentemente.

La città non possiede un numero sufficiente di arterie capaci di assorbire il traffico, e se rimane chiuso Corso Vittorio Emanuele e le strade d'accesso, per una stupida esigenza emulativa di realtà ben diverse, nonostante restino semivuote per la maggior parte del giorno, è chiaro che si produca una concentrazione di fumi nel resto del territorio.

Aprire alla circolazione le zone Ztl e chiuderle nei festivi, potrebbe essere la soluzione che appagherebbe l'orgoglio di chi pensi che inserendo questo tipo di restrizioni, la città faccia un salto di qualità come per magia, mentre dimostra solo la propria inadeguatezza amministrativa e gestionale.

Al  caro assessore Massimo Mingarelli ricordiamo intanto, che la promessa del capo della Polizia locale di sovrintendere il Cretazzo per gli abbruciamenti e i fumi insopportabili, è andata a vuoto, come già preventivato, e che il problema per gli abitanti è serio e annoso.

Irpinia Ambiente, inoltre, non è vero che faccia bene il proprio dovere come si evince dalla foto e quanto si veda per strada, ovunque.

La pulizia è molto superficiale e dozzinale: 

le aiuole sono sporche e abbandonate, gli operatori non hanno rispetto per il lavoro e tanto meno per la città, e se ci ritroviamo a discutere di sfiducie, bilanci appezzottati e di consiglieri senza pudore, non possiamo far altro che registrare un disamore totale salvo poi far finta di lamentarci solo per avere motivo di conversazione.

La pesante situazione che copre di vergogna questo capoluogo è la perfetta fotografia di una Comunità indegna della terra che occupa; 

e se i media assenti nei periodi in cui regnavano Galasso e Foti, e prima ancora di Nunno e precedenti, oggi fingono di preoccuparsi per le ricadute economiche del fallimento amministrativo, ricordiamoci che l'impudicizia ha sempre tanti padri, e questi hanno rivotato i propri carnefici con grande enfasi alle scorse elezioni di giugno.

E i frutti si vedono, gente che dovrebbe camminare sotto i muri, si erge a moralizzatrice e grande professionista amministrativa, dando pagelle e giudizi, e anzi fottendosene di ogni promessa d'aiuto alla città, va a firmare per sfiduciare un sindaco che gli ha riversato addosso per la prima volta, il disgusto delle loro azioni presenti e passate.

Portare i libri in Procura e alla Corte dei Conti è l'unica manovra che si possa fare dinanzi a gente e fatti così;

lor signori continuino pure con la farsa della sfiducia, che potrebbero superare non approvando il bilancio delle proprie nefandezze, ma il tempo degli onori è finito, ormai non gli resta altro che aspettare gli avvisi di garanzia.

RDM