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venerdì 28 settembre 2018

Avellino: ...e si permettono di sfiduciare, ma nascondetevi...!

La storia di Avellino buttata nel Mercatone, Massaro: “Lì dentro è raccontata la nostra città”
Lo stupro perpetrato negli anni con disprezzo del dovere, di miserevoli amministrazioni...!

Una foto che racconta una vita d'interessi nascosti, una volontà amministrativa lontana da ogni rispetto per la Cosa Pubblica, ridotta a una mera ricerca del potere fine a se stesso, pura strafottenza dei bisogni e dei doveri.

Tutti colpevoli, nessun colpevole! 

Ma questi signori che col piglio del censore integerrimo, hanno trascritto, nero su bianco, l'insopportabile carenza dei doveri amministrativi, oltre a certificare una lapalissiana incapacità nel governare del sindaco Ciampi, con il documento illegale e illegittimo consegnato a Ugo Maggio che l'ha rigettato, con che faccia di bronzo, si sono permessi di chiedere la sfiducia a questa amministrazione?

Dov'erano mentre le tarme s'impadronivano di pagine storiche e insostituibili, testimonianza di un passato mai più recuperabile capace di restituire dignità solo se difeso con riguardo?

Chissà qual è l'aspettativa di questi signori nell'esplicare quel ruolo che gli è costato fatica e tanto denaro. 

Se curare gli interessi della gente non è nelle loro corde, come possono permettersi di alzare la voce con Vincenzo Ciampi, spiegargli come si amministri e incazzarsi per le loro facce sulle vele del furgone pubblicitario?

E mentre il debito saliva, truffatori autorizzati si abbuffavano con i beni pubblici, e i bilanci falsi lievitavano e gli amici s'ingozzavano; 

i noti consiglieri tutti d'un pezzo, si trastullavano sugli scranni comunali facendo sfoggio di fine dialettica e inutili rappresentazioni di se stessi.

Però, eccoli entrare nei panni dei gendarmi, per sanzionare chi s'è permesso di togliergli l'osso di bocca.

Si, l'osso, cari cittadini, perché dei cazzi vostri, non se n'è mai parlato e mai avverrà, finché vi intestardirete a votare sempre i vostri carnefici. 

Paolo Foti, per lasciare un ricordino d'amore a questa città, prima d'andare via, ha aumentato la tari, tassa sulla spazzatura, ma ha dimenticato la mensa o i libri: 

che volete, lui e i consiglieri seduti ancora oggi sui banchi di un Comune vituperato, Arace, Preziosi e Cipriano, per esempio, avrebbero mai pensato che si sarebbero riaperte le scuole, si, anche quelle fatiscenti, e i bambini avrebbero dovuto pur mangiare e i buoni libri, beh, quelli, possono aspettare...!

RDM





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