giovedì 6 settembre 2018
Avellino: chi cerchi chiarezza, merita la sfiducia...!
Guardare gente come Cipriano, Ambrosone, Pericolo, Petitto, Bilotta, ci immette nel ricordo terribile e macchiato dei tristi giorni del sisma;
allora mancò la corrente e il buio disegnava fabbricati squarciati, luridi affreschi delle nostre anime che confuse e corrose da anni di malgoverno, attendevano solo il colpo di grazia.
Una comunità che non aveva più la forza di reagire, e l'oscurità che annegava le nostre menti, non faceva presagire nulla di buono.
E così fu, la gente per bene ebbe difficoltà economiche mentre furbi e abbuffini si cibarono delle carni dei propri cadaveri.
I corsi e i ricorsi storici tanto cari a Giambattista Vico immaginano l'eredità di tanto malcostume;
l'educazione alla malversazione e alla corruzione che non è solo la bustarella ma una ancora più velenosa, quella delle coscienze.
Come spiegare a gente che siede da anni in Consiglio comunale, della quale ricordiamo solo inganni alla comunità, che esiste anche il bene degli altri, che se si è sbagliato il peccato è l'errore non chi vorrebbe recuperare?
I signori della politica sismica che ci ha condizionato fino allo scorso giugno, non hanno voglia di verità, lo sappiamo, ma solo di prensione, e abbandonare il posto di lavoro per raggiungere il quale c'è chi ha speso anche centinaia di migliaia di euro, capirete bene che non lo si accetti facilmente, come al contempo, ci pare sospetto che si spenda tanto per una ricompensa saltuaria a gettone di presenza.
Bene, la cosiddetta maggioranza è inacidita ancora di più, se possibile, contro una minoranza che dovrebbe solo ringraziare gli incroci astrali per aver guadagnato il sindaco, e ora vorrebbe perfino togliere qualche seggiola sotto il bacino di gente che non solo meriti (?) per averlo dimostrato negli anni, e pensiamo subito a Cipriano, Petitto e Ambrosone, ma ha avuto la pietosa condiscendenza di non sfiduciare subito questo sindaco?
E invece, questo signore miracolato vorrebbe perfino forzare la mano ricorrendo al Tar, ignorando la cabala che lo dava perdente su tutti i fronti...?
Ebbene si, Vincenzo Ciampi sta sfidando ogni finzione di personaggi alla dilophosauro pizziano, ricordando che se la legge in questo momento garantisce loro la possibilità di sedere ancora, nonostante tutto ricordiamo noi, nell'aula consiliare, quella stessa legge permette ai Cinque Stelle di tutelare il voto dei cittadini e la giustizia, ricorrendo al Tribunale Amministrativo.
Perché tanti offesi, ci chiediamo, dovrebbero gioire questi difensori della legalità e della trasparenza, e se mai ci dovesse essere una piccola ombra sulla propria elezione, sarebbe buono e giusto, porre rimedio...!
Beh, leggendo i giornali e ascoltando questi signori ormai colpiti da una pericolosa estasi dissociante, la risposta è chiara:
non hanno la minima voglia di andare a casa, e se la loro permanenza fosse determinata da errori, brogli, trucchi e infamie, ben venga, purché tutto proceda secondo programma...!
C'è ancora da spiegare chi siano gli eletti e che ci facciano al Comune...?
RDM
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