mercoledì 22 agosto 2018
Avellino: <<...'e pentol'acoppa e i copierch'asotto...>>
Incredibile, la faccia di bronzo del Consiglio comunale dovrebbe essere studiata all'Università:
questi signori, quasi tutti ripetuti per bontà di un elettorato mai sazio di essere sodomizzato, fanno le pulci a Vincenzo Ciampi...?
Quindi secondo inefabile Nello Pizza, il Prefetto ha commissariato quel bilancio 2017 che come gli altri precedenti è inattendibile e bocciato dai revisori, perché il sindaco Ciampi non avrebbe proposto la rendicontazione in Consiglio...?
Si è chiesto per un attimo, il silurato Pizza, come mai i suoi compagni di meranda non abbiano mai trasferito i documenti contabili al Prefetto e alla Procura?
Oggi, improvvisamente, escono alla ribalta Dino Preziosi e Enza Ambrosone, quella sotto processo, capogruppo, immaginiamo il gruppo, che bacchettano da professorini in cattedra Ciampi che avrebbe dovuto, secondo loro, farsi carico dello schifo prodotto negli ultimi cinque anni...!
Secondo Enza per tutti, abilissima saltatrice da uno scranno all'altro, labile nei ricordi di quando e quanto facesse, da amministratore del Gesualdo (...), il commissariamento prefettizio dimostra l'incapacità dell'amministrazione di portare avanti l'attività...?
No, signora, il commissariamento è la semplice constatazione di un Prefetto vero, che avete amministrato una chiavica...!
Domanderemmo inoltre a questo consigliere meraviglioso, quale sia secondo il proprio punto di vista, tra le molteplici realtà comunali vissute in prima persona anche da assessore, la qualità amministrativa di cui farnetica:
forse quella adottata da essa stessa al Gesualdo o il letame prodotto da Di Nunno in avanti, a colpi di debiti e favoritismi alle spese della Comunità...?
Dino Preziosi, attento censore negli anni, incapace però di determinare egli stesso il commissariamento portando ogni documento in Procura, si ritrova ancora a chiedere notizie sul disavanzo.
All'assessore Forgione, l'aspirante sindaco, chiede le passività o i debiti fuori bilancio o ancora, quali siano i residui attivi (somme accertate e mai riscosse) e aggiungeremmo noi, quelli passivi che sono le spese impegnate ma mai pagate entro la fine dell'esercizio, come se fosse entrato a conoscenza della gestione fallimentare di Paolo Foti l'altro ieri, e non avesse mai avuto possibilità, da consigliere uscente, di informarsi come di dovere.
Ha risposto bene Vincenzo Ciampi, infatti gli unici sfiduciati, anche elettivamente visto che è lui il sindaco, sono il Pd e l'ex giunta sostenuta dagli stessi eroi che oggi pontificano:
ma il buongusto è ancora un sostantivo riportato nei vocabolari o quelli in vendita ad Avellino, l'hanno stralciato...?
RDM
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